Blog Tv Confronti 2019 20 Matteo Saudino Evoluzione, Tempo e Memoria in Henri Bergson

Sabato 14 dicembre, a Formia, nella sala Ribaud del Comune, si è svolto il terzo degli incontri previsti per la settima stagione di attività dell’Associazione Confronti.
Ospite della serata è stato il filosofo e docente scolastico Matteo Saudino, che ci ha presentato l’opera e la figura di uno dei più originali e significativi filosofi del novecento, il premio nobel Henri Bergson.
Il prof. Saudino è un uomo dai molteplici interessi e ispiratore di svariate iniziative, tra cui quella del canale You-tube di divulgazione filosofica e storica: BarbaSophia che conta circa 70000 iscritti.
Parlare di un intellettuale dello spessore di Bergson, figura di spicco della vita culturale parigina, che raggiunse la fama ancora in vita, non è impresa facile per nessuno; ma il prof. Saudino, con un argomentare dotto e fluido allo stesso tempo, è riuscito a presentare alla folta e attenta assemblea, tra cui c’erano alcuni dei suoi followers che avevano raggiunto Formia per l’occasione, gli aspetti salienti della ricerca filosofica del Bergson, con un linguaggio chiaro e diretto.
Temi quali: tempo quantitativo e tempo qualitativo; memoria e durata; evoluzione creatrice e slancio vitale, pietre angolari della riflessione di Bergson, sono stati trattati con profondità e acume, favorendone la recezione da parte degli ascoltatori.
A chi scrive ha molto colpito l’immagine della palla di neve che rotola e che rotolando si ingrossa sempre più; metafora di quell’evoluzione creatrice, sostanziata di esperienza, che caratterizza le nostre singole esistenze e l’umanità nel suo insieme. Bergson, come ha sottolineato con forza il Saudino, è un uomo che ha vissuto profondamente il suo tempo, dominato dal pensiero positivista, nel quale trovano radici profonde le sue riflessioni, e del quale ha grandemente e costantemente apprezzato gli indubbi e indiscutibili meriti, ma che non ha accettato di considerare in modo assoluto.