Biennale di Venezia 60 - Listening All Night to the Rain di John Akomfrah

Listening All Night to the Rain - John Akomfrah
(padiglione del Regno Unito)

Il titolo dell’opera è tratto da una poesia di Su Dongpo, poeta cinese dell’XI secolo, e tutti i video che compongono l’opera hanno in comune l’ascolto e la pioggia. L’opera è costituita da Otto Canti, ogni canto ha i suoi video, la sua colonna sonora, e il suo colore ispirato a Mark Rothko.
Pioggia che cade, che si raccoglie nei corsi d’acqua, fiumi che scorrono, cascate d’acqua, uragani, alluvioni ... in tutti questi movimenti di acqua documenti del passato sotto forma di suoni, canti, fotografia, manifesti, video, che sono in superficie o immersi nell'acqua che scorre. Il tema dell’acqua è sterminato, e sicuramente neanche la ricca e complessa opera di Akomfrah può essere esauriente.
Fin dalla facciata si è immersi nell’opera che occupa tutte le sale dei due piani del Padiglione del Regno Unito.
John Akomfrah dice che c’è anche molta Venezia nella sua opera, perché Venezia è città d’acqua, minacciata dall’acqua, una Venezia come il “sublime acquatico”.
John Akomfrah è nativo di Accra, Ghana, è cittadino britannico di acquisizione e questo lo rende particolarmente sensibile ai temi dell’essere straniero e dell'identità.