BREVE STORIA DEL JAZZ
Автор: DIPENDENZA ★ MUSICALE
Загружено: 2023-03-13
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Tutto cominciò, quando gli schiavi neri deportati dall'Africa dal 1500 al 1865, incontrarono gli europei, giunti a colonizzare le Americhe. L'unione tra la musica popolare degli schiavi e la tradizione della musica europea fece nascere una nuova forma di cultura musicale basata sulla creatività, sull’ istintività conviviale e sull'improvvisazione vocale e strumentale.
La parola Jazz, che in origine era Jass (gelsomino), secondo alcuni storici proviene dal termine francese “Jaser” che significa fracasso sgradevole. Secondo altri, le origini della parola Jazz derivano invece dal termine slang “Jizz”, che significa eiaculazione, poichè questo genere di musica veniva inizialmente suonato nei bordelli. Secondo degli studi più recenti questo termine potrebbe anche significare, derivando da un dialetto africano, un senso di forza e di vigore.
Le prime tracce di quello che venne considerato il jazz contemporaneo si ebbero con l’avvento del Ragtime, uno stile di introduzione al jazz al quale mancava l’improvvisazione. La prima capitale del Jazz fu New Orleans che costituì il baricentro delle tendenze e degli stilemi originari del jazz. Quì nacquero i primi grandi artisti jazz come LOUIS ARMSTRONG, BUDDY BOLDEN, JELLY ROLL MORTON e JOSEPH KING OLIVER.
In origine il jazz era suonato da piccole bande che si esibivano in occasioni come i matrimoni, i funerali o parate festose.
New Orleans divenne, all'inizio del '900, una città multietnica e ricca di stimoli dove si suonava un mix di stili diversi di musica, come il Ragtime, il Dixieland e il Blues. Questa musica veniva soprattutto eseguita nel quartiere a luci rosse Storyville, luogo per benestanti che si divertivano ed intrattenevano a suon di jazz, sesso e danze.
Quando nel 1917 , vennero chiusi tutti i bordelli ed i luoghi di divertimento di New Orleans, dove si era soliti sentire il jazz, molti musicisti, per poter continuare a lavorare, furono costretti a trasferirsi a Chicago. Grazie all’esodo forzato di massa dei musicisti provenienti dalla Louisiana, Chicago, insieme a New York, divenne il centro più importante d'intrattenimento del jazz. Proprio a New York, Il 26 febbraio del 1917, “l'Original Dixieland jazz band”, un gruppo di eccentrici musicisti bianchi provenienti da New Orleans, registrò per l’etichetta Victor, quello che è considerato il primo disco jazz della storia. L’incisione su due facciate comprendeva i brani “Livery Stable Blues" e “Original Dixieland one step”. Iin quegli anni nacque, in Carolina, un nuovo ballo di estrazione jazz, il Charleston. Il charleston venne ben presto ballato nei più famosi locali di Chicago e New york
Negli anni ’30 e ’40 a dominare la scena furono le big band dirette da musicisti come Benny Goodman, Duke Ellington, Count Basie e Glenn Miller, che, oltre a svolgere il ruolo di orchestre d’ascolto, si specializzarono nella diffusione di nuove forme di ballo come lo Swing. .
L’età dello swing ebbe come punto di confluenza New York che si prestava, grazie all’ intensa vita notturna, alla diffusione commerciale di questo genere. Erano gli anni del proibizionismo e lo swing veniva suonato negli “speakeasy”, i locali dove venivano servite illegalmente bevande alcoliche.
Negli anni '40 il jazz stava perdendo la sua carica originaria e quindi iniziò a subire dei cambi di rotta obbligatori. Coloro che per primi intrapresero questo nuovo corso stilistico vennero chiamati Boppers e diedero inizio ad un periodo d’oro chiamato Be Bop che sarebbe durato dal 1944 al 1953 circa. Il Be Bop suscitò un certo scalpore con i suoi modi innovativi di intendere la musica ma soprattutto la vita, che andava vissuta senza limiti e regole a cui sottostare. Colui che incarnò al meglio questo stile fu il grande Charlie Parker detto “Bird”.
Grazie all’interessamento di alcuni produttori, il Be Bop, divenne un fenomeno commerciale, che durò fino al 1949, anno dell’avvento dei dischi a microsolco. Da questo momento i jazzisti sperimentarono nuove soluzioni stilistiche abbandonando i favori del pubblico di massa per iniziare un incredibile sviluppo artistico.
Negli anni ’50, una volta passata la crisi economica, prese piede il movimento "Cool Jazz" che venne portato al successo da Miles Davis, il più grande musicista creativo che tutta la storia del jazz possa ricordare. Alcuni dei suoi lavori furono talmente innovativi da diventare i precursori del genere hard bop che fu in voga fino alla fine degli anni ’50 per poi lasciar spazio, negli anni ’60, al Jazz Modale e successivamente alla Fusion e al Free Jazz.
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