15. San'tAgostino: la città di Dio

La città di Dio è stata scritta tra il 413 e il 426, anni difficili per l’impero romano perché erano conseguenti il famoso sacco di Roma perpetrato dai Goti di Alarico nel 410.

La contrapposizione tra paganesimo e cristianesimo avevano fatto pensare ad Agostino che così come nella vita l’uomo ha due vie: vivere secondo la carne e vivere secondo lo Spirito, anche nella storia dell’umanità c’era una contrapposizione di questo tipo. C’è quindi una lotta tra due città contrapposte: la città terrena (anche detta città del diavolo) e la città celeste, di Dio. gli empi vivono nella città terrena, del diavolo mentre i giusti vivono nella città celeste, di Dio.

Queste due città ci sono sempre state nella storia dell’umanità e si mescolano tra di loro perché non c’è un netto segno di una città piuttosto che un’altra. quindi non c’è una città che predomina sull’altra in uno specifico periodo storico o istituzione, perché queste due città sono mescolate insieme sin dagli inizi dei tempi e lo saranno fino alla fine. Agostino torna a sottolineare l’importanza della ricerca della propria anima, della propria interiorità. Solo dentro sé stessi si può scoprire a quale città si appartiene.

Inoltre, nella città di Dio, Agostino distingue 6 epoche storiche che corrispondono ai 6 giorni della creazione.
1. il primo periodo va da Adamo a Noè con il diluvio universale
2. il secondo periodo va da Noè ad Abramo
3. Il terzo periodo va da Abramo a Davide
4. Il quarto periodo va da Davide alla cattività babilonese
5. il quinto periodo va dalla cattività babilonese alla nascita di Gesù
6. il sesto e ultimo va da Gesù fino al suo ritorno alla fine del mondo.

Agostino fa anche un’altra distinzione in 3 periodi in base al progresso spirituale che va da un periodo senza leggi dove l’uomo non cerca in alcun modo di allontanarsi dalla vita secondo la carne a un periodo sotto la legge dove l’uomo cerca ma non riesce ad allontanarsi fino ad arrivare al periodo della grazia dove gli uomini combattono e riescono a dominare le tentazioni cercando di vivere nello Spirito.

Agostino parla anche della città di Roma e la definisce la Babilonia dell’Occidente quindi proprio l’emblema della vita secondo la carne. Roma tra l’altro è nata da un fratricidio che è quello di Romolo e questo lo accomuna al fratricinio emblematico della Bibbia in cui Caino uccide Abele ed è proprio da questo omicidio che è nata la città terrena. E qui torniamo alla difficile situazione che stava vivendo Roma e l’Impero romano dopo il sacco di Roma che ha generato la credenza che il cristianesimo avesse indebolito l’impero. Agostino risponde a questa tesi dicendo che Roma si è rovinata e si stava rovinando con le proprie mani perché ciò che credeva virtù erano in realtà vizi e che questa rovina era già inizia prima della nascita del cristianesimo perché Roma si è sempre basata sulla vita secondo la carne, secondi i vizi.

Nel libro VIII, Agostino si sofferma anche ad analizzare la filosofia pagana a partire da Platone che lui ritiene essere “il più meritatamente famoso tra i discepoli di Socrate” anche se non si era allontanato dal politeismo. Un altro filosofo estremamente importante nella vita di Agostino fu sicuramente Plotino che fa parte del neoplatonismo. Sappiamo che furono proprio i suoi scritti a indirizzarlo verso il Cristianesimo. Questo perché i neoplatonici avevano insegnato la dottrina del Verbo ma non avevano capito che questo Verbo si era fatto carne e si era sacrificato per gli esseri umani.

Agostino contrappone la visione ciclica greca con una visione lineare secondo cui Gesù è nato e morto in croce una sola volta, così come anche noi nasciamo e moriamo una sola volta.
Infine, la storia dell’umanità ha un significato importante perché rappresenta la storia della salvezza dell’essere umano che arriva ad un finale, ad una fine (chiamata èscathon) che è proprio la redenzione e la salvezza. Infatti, Agostino delinea uno schema triadico formato da Eden – caduta – redenzione e in effetti questi tre passaggi riassumono in modo incredibile tutta la storia dell’umanità dal punto di vista cristiano.

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A presto. Dott.ssa Laura Pirotta, psicologa clinica.

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