Missili “Long Neptune”: l’Ucraina colpisce Novorossiysk, cosa è successo davvero

Nel cuore del conflitto russo-ucraino arriva una svolta strategica: il Presidente Volodymyr Zelensky ha diffuso per la prima volta un video che mostra l’impiego operativo dei missili ucraini “Long Neptune”, la versione aggiornata del sistema che nel 2022 affondò l’incrociatore Moskva.

Le immagini rivelano missili capaci di raggiungere 1.000 km di gittata, un salto tecnologico enorme rispetto alla versione originale da 300 km. La loro apparizione pubblica coincide con un attacco avvenuto il 14 novembre contro obiettivi situati in profondità nel territorio russo, inclusa la regione strategica di Novorossiysk.

Nel video analizziamo:
come funziona il nuovo “Long Neptune” ucraino e quali capacità aggiuntive possiede;
perché Kyiv ha scelto questo momento per mostrarlo al mondo;
l’attacco al porto petrolifero di Novorossiysk e il temporaneo stop alle operazioni;
i dati Reuters sulla ripresa dei carichi di greggio e sul ruolo energetico della Russia nel Mar Nero;
le implicazioni militari, economiche e geopolitiche di una Ucraina capace di colpire fino a 1.000 km di distanza;
perché questa evoluzione potrebbe cambiare le dinamiche del conflitto nei prossimi mesi.

Approfondiamo inoltre il peso strategico del porto di Novorossiysk, che movimenta oltre 760.000 barili al giorno, e come il breve blocco abbia dimostrato la vulnerabilità dell’infrastruttura energetica russa nonostante la rapida ripresa delle esportazioni.

Un’analisi completa, rigorosa, basata su fonti verificate e pensata per comprendere realmente come sta cambiando l’equilibrio nel Mar Nero e sul fronte energetico russo.

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