La storia della famiglia Gucci e della tragica fine di Maurizio Gucci

La storia della dinastia Gucci e del tragico delitto Gucci.
Tutto iniziò da Guccio Gucci, che negli anni 20 aprì il suo primo negozio a Firenze. Anche i suoi figli contribuirono, Aldo, Vasco e Rodolfo. Col tempo Gucci si diffuse ovunque e vennero aperte altre sedi in tutto il mondo. Tutte le persone più in vista utilizzavano i prodotti dell'azienda, tra cui Audrey Hepburn e Jackie Kennedy, a cui fu dedicata la borsa Jeckie O.
Alla morte di Guccio l'azienda finì in mano ad Aldo e Rodolfo. Alla morte di Rodolfo fu il figlio Maurizio Gucci a ereditare la quota di maggioranza della società, divenendone il maggiore azionista. Per avere il controllo del marchio voleva liberarsi di Aldo e strinse un accordo col cugino Paolo. Aldo fu arrestato e in seguito divenne presidente. I rapporti con la moglie, Patrizia Reggiani, non erano buoni. Lei e Maurizio litigavano continuamente. Patrizia lo odiava a morte e parlava male di lui ovunque, perfino nelle trasmissioni televisive. Lui cominciò a frequentare Paola Franchi e in poco tempo ottenne il divorzio. Patrizia era furiosa, sentiva minacciata l'integrità del patrimonio e temeva che lei e le figlie (Alessandra e Allegra) venissero messe in secondo piano.
La donna strinse un'intensa amicizia con Giuseppina Auriemma (Pina), detta "la maga". Nel Marzo del 1995 Maurizio Gucci fu ucciso a colpi di arma da fuoco. Dopo due anni si scoprì che fu proprio Patrizia a ordinare il suo omicidio, con la complicità di Pina Auriemma, Ivano Fossati, Orazio Cicala e infine, Benedetto Ceraulo, esecutore materiale del delitto.


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FONTI:
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