#GARLASCO
Автор: OverTheNight
Загружено: 2025-11-02
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La 31° puntata dell'Ombra del Mistero condotta da Antonella Fucecchi si spinge oltre ogni limite, con una disamina approfondita sui capelli repertati nella villetta di Via pascoli 8 a Garlasco.
Tutte le formazioni pilifere furono fotografate il 13 agosto 2007, ma i RIS arrivarono tre giorni dopo, su una scena che era già stata inquinata. Gli specialisti si comportarono in maniera esemplare? Analizzarono quei capelli secondo scienza e coscienza? Erano di Chiara Poggi? O forse erano delle gemelle Cappa? Oppure di Marco poggi?
Durante le nostre ricerche, abbiamo scoperto la catena di repertazione e custodia e siamo entrati in possesso di dettagliate analisi genetiche che ora possiamo condividere con i nostri telespettatori in anteprima assoluta e svelare a chi appartenevano quei capelli spezzati.
Una puntata fondata sul rigore scientifico e sulla logica investigativa.
Partiremo dalle indagini genetiche condotte nel 2008 e poi dimenticate, per poi tornare sulla scena del crimine - nella villetta di Via Pascoli 8 - e contestualizzare le superficiali richieste del pm Rosa Muscio (mai integrate dalla difesa di Alberto Stasi), allo scopo di valutare in maniera olistica la capacità investigativa offerta nel 2007 dalle biotecnologie forensi.
Ci concentreremo sui capelli repertati nella villetta, ma i risultati ci permetteranno di trarre alcuni importanti spunti investigativi per individuare l'autore che pose fine alla vita di Chiara poggi.
🔍 1. Osservazione della scena del crimine
L’osservazione diretta e accurata della scena del crimine è fondamentale perché:
a. Permette di contestualizzare i campioni biologici (sangue, saliva, capelli, tessuti, ecc.) trovati sul posto;
b. Aiuta a distinguere tra contaminazione e prova utile, comprendendo dove e come è stato raccolto il materiale;
c. Influenza l’interpretazione genetica: il DNA può essere trasferito indirettamente (transfer secondario), e solo osservando la scena si può valutare se la presenza di un profilo genetico sia coerente con la dinamica del reato;
In sintesi, senza una corretta analisi della scena, anche i risultati genetici più precisi rischiano di essere mal interpretati.
🌿 2. Comprendere la biodiversità
La conoscenza della biodiversità (cioè della varietà genetica e biologica presente nell’ambiente) è altrettanto cruciale perché:
a. Aiuta a riconoscere le specie da cui proviene il DNA (umano, animale, vegetale, microbico).
b. Riduce errori di attribuzione: ad esempio, alcuni marcatori genetici possono essere simili tra specie diverse.
c. Supporta le indagini ecologiche o ambientali (come nel caso di biocrimini, traffico di specie protette o studi di entomologia forense).
Comprendere la biodiversità permette dunque di contestualizzare geneticamente i risultati ottenuti dal laboratorio.
⚖️ 3. Valutazione critica dei risultati genetici
Solo integrando:
A. L’osservazione della scena (approccio forense)
B. La comprensione della biodiversità (approccio biologico/ecologico)
si può effettuare una valutazione critica dei risultati genetici, distinguendo tra:
coincidenze casuali
contaminazioni
e reali tracce probanti
Con:
Emanuele Santandrea, genetista e consulente investigativo
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