Qual è la tua lista testimoni?

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Portare i testi di Difesa a processo non è cosa scontata.
Perché? E come si portano i testi a processo?

Ne parliamo in questo video.

Ciao sono Francesco D’Andria e sono un avvocato penalista.
In parole semplici, assicuro la miglior Difesa a tutti coloro che stanno vivendo un orrore giudiziario.

Per dimostrare la tua verità a processo devi necessariamente portare a giudizio i tuoi testi.
Sia chiaro, il giorno prima del processo non puoi portare i tuoi testimoni in dibattimento come degli imbucati ad una festa per cui non hanno ricevuto l’invito.
Perché? Perché esistono delle regole formali e sostanziali.

Devi sapere che il Tuo Difensore deve presentare, nel termine tassativo di 7 giorni antecedenti alla prima udienza dibattimentale, la lista testi. Bada bene, se si “sfora” questo termine allora sei decaduto dal diritto di portare a giudizio i tuoi testimoni.

La ragione di questa regola sta nel fatto che si vuole evitare l’introduzione a processo dei c.d. “testi a sorpresa” in modo tale da evitare che la controparte rimanga spiazzata da testimonianze che non si aspetta e con cui quindi non riesce ad interloquire.
Ma non solo.

Nella lista testi dovrai indicare:
il nominativo e il ruolo dei testimoni che intendi chiamare.
Esempio: Testimone Pingo Palla, amico d’infanzia dell’imputato.
le circostanze sulle quali verterà l’esame.
Esempio: l’amico dell’imputato potrà riferire a processo che la sera dell’omicidio l’amico si trovava a casa sua, segnatamente al suo party di fine estate.

Nei procedimenti complessi e delicati la bravura del Difensore risiede nel fatto di: “dire” e “non dire”. Cioè far comprendere al Giudice il tema di prova che si intende sviluppare a processo ma - attenzione - non dettagliare troppo le circostanze su cui dovrà concentrarsi l’esame, al fine di non dare troppi vantaggi alla controparte.

Ma quali possono essere le conseguenze di una lista testi generica?
La conseguenza potrebbe essere quella in cui il Giudice potrebbe “tagliare” i testimoni della Difesa ritenendoli irrilevanti, superflui o sovrabbondanti “ai fini del decidere”.
Devi sapere che il Giudice è vergine rispetto ai fatti di causa; vuol dire che non conosce gli atti di causa. La storia si scriverà davanti a lui nello scontro dialettico tra accusa e difesa.
Ecco perché a volte il Giudicante, non conoscendo i risvolti dei fatti di causa, può ritenere che alcuni testi non siano meritevoli di essere ascoltati.

Se così fosse la tua Difesa sarebbe limitata in quanto verrebbe pregiudicato il tuo diritto alla prova.

Or dunque cosa deve fare il Difensore?
Il tuo Difensore, qualora ritenga che la propria lista testi necessiti di un approfondimento e di chiarimenti al Giudice al fine di spingere la palla in rete, potrà rappresentare al Giudicante, attraverso la spiegazione orale, l’importanza del teste X o Y al fine della piena comprensione della vicenda in esame.

In questo caso il Difensore, attraverso l’arte della parola, dovrà “caricare” di significato l’ammissione di alcuni testi al fine di farli ammettere a processo per dimostrare la tua verità.

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