Grotta di Gelfiser

"Dobbiamo entrare nella Grotta di Gelfiser" ...
Ce lo eravamo promessi da qualche anno, Nicolò Farina.
Ma per diversi motivi non si erano mai "allineati i pianeti" per poter esaudire questo nostro desiderio di avventura.

Finalmente Domenica 24 Novembre 2024, abbiamo deciso di avvicinarci alla grotta e dargli una "sbirciatina", con la promessa di tornarci con più calma e meglio attrezzati la prossima volta a brevissimo.

Sbirciatina o no, bisognava arrivare almeno con una torcia e delle corde, per calarsi nel primo tratto che sapevamo sarebbe stato impervio, ma non impossibile.
Una corda sarebbe stata molto utile. Ma non avendo corde, da bravo motociclista avevo con me 4 cricchetti da 3m ciascuno. 12m a cricchetto automatici più una bella cinghia robusta ad anelli da ancorare ad un albero all'esterno.

Per quanto riguarda la torcia, non potevamo immaginare quale sarebbe stata la situazione una volta nella pancia della grotta.

Una torcia non basta. Se per qualsiasi motivo avesse cessato di funzionare, avrebbe significato RESTARE BLOCCATI E IMMOBILI.

Questo è stato il vero motivo per cui non ci siamo spinti troppo, anzi sicuramente abbiamo anche esagerato.
Dentro è un labirinto avvolto dalle Tenebre, ci si tuffa nell'oscurità, poi ci si arrampica su per pertugi impervi. Ci sono deviazioni ogni dove. Fortunatamente abbiamo trovato una "cima" ancorata a terra che indicava una sorta di "linea" da seguire. L'abbiamo seguita per parecchie decine di metri, non so quanti esattamente, ma ad un certo punto, l'istinto mi ha suggerito di tornare indietro. La nostra curiosità era stata parzialmente appagata, ma dovevamo rientrare per tornare meglio attrezzati.

Ci vogliono sicuramente 2 torce a lunga durata e caschetti. Le cinghie che abbiamo usato vanno più che bene. Fuori avevamo Giusi Basone e Renata Adamo ad aspettarci e ci avevano "rassicurato" che se non ci avessero visto tornare, avrebbero chiamato i soccorsi nei prossimi 3-4 gg , giusto per farcela pagare 🤣

A presto Gelfiser