Il traforo del Sempione

Dagli archivi del Museo facciamo uscire i documenti che ci raccontano la storia di una grande impresa: il traforo del Sempione.
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A partire dal 1906 il collegamento fra l’Italia e l’Europa Centrale è assicurato dal traforo del Sempione: 20 chilometri di gallerie ferroviarie scavate sotto il Monte Leone (3.552 m) e il Parco dell'Alpe Veglia.
Lo scavo del traforo del Sempione fu un’opera imponente e vide la collaborazione dei governi svizzero e italiano. Fu compiuto impiegando le più moderne tecnologie dell’epoca, lavorando in condizioni proibitive, lottando contro gli imprevisti, le malattie, i continui allagamenti.

Nello stesso anno, Milano organizza l’Esposizione Internazionale del Sempione, durante la quale si affaccia per la prima volta l’idea di dotare l’Italia di un museo tecnico-scientifico, al pari dei più moderni paesi europei. Un progetto che si concretizzerà nel 1953 con l’apertura del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano dove, il 17 maggio 1956 viene inaugurata anche la mostra celebrativa del cinquantenario dell’apertura del Sempione.

Paola Redemagni, archivista del Museo, ci accompagna tra i documenti che raccontano questa imponente opera.

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STORIE A PORTE CHIUSE
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