RENE ACQUA E LA PROSSEMICA DELLE OSMOLI Parte 3 AIUTO, L'ANSA DI HENLE!
Автор: officina didattica nefrologica
Загружено: 2015-02-10
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Documentario d'animazione scientifico ideato dalla Cattedra e Scuola di Specializzazione di Nefrologia dell'Università del Piemonte Orientale. Direttore Prof. Piero Stratta. Regia Dott.ssa Caterina Canavese.
DESCRIZIONE
La comprensione dei meccanismi con cui funziona l’ansa di Henle non è immediata , e la base di tutte le difficoltà nasce ancora una volta dalla Filogenesi, perchè senza questo pezzo di tubulo dalla forma molto particolare che si è attaccato sotto tutti gi altri nel corso del evoluzione della vita sulla terra , sarebbe stato impossibile per noi - pongidi superiori opponenti il pollice- vivere fuori dall’ acqua , e quindi è intuitivo che non sia semplice capire come funziona qualcosa che si è progressivamente perfezionato nel corso di centinaia di milioni di anni .
Proprio per questo, ho pensato che il modo migliore per arrivare a chiarire le molteplici e complesse modalità del suo funzionamento fosse quello di ripercorrere semplicemente quello che è avvenuto davvero nella storia della Medicina.
A metà dell’800 l’anatomo-patologo tedesco Friedrick Henle aveva descritto per la prima volta una porzione dei tubuli renali non rettilinea ma curva , a forcina (che avrebbe poi con il tempo assunto il suo nome ) ma quando nella prima metà del 900 si consolidò la fama del leggendario fisiologo americano Homer Smith (padre riconosciuto della fisiologia renale), non c’era traccia di queste porzioni curve dei tubuli renali nei suoi schemi ufficiali, che proponevano invece esclusivamente SOLO TUBULI RETTILINEI .
Non solo, ma quando nel 1951 tre fisiologi svizzeri praticamente sconosciuti ( Heinrich Wirz, Bart Hargitay, Werner Kuhn) proposero la teoria che il pezzo a forcina dell’ansa di Henle svolgesse un ruolo cruciale nel produrre urine concentrate capaci di consentire la nostra sopravvivenza sulla terra, Homer Smith prima li ignorò a lungo , e quando poi- dopo molto tempo- iniziò a considerarli, lo fece in realtà unicamente per sollevare molte critiche.
Solo dopo molti anni , nel 1958, arrivò a scrivere un famoso articolo in cui dichiarava di aver accettato la teoria ormai largamente dimostrata da prove sperimentali, e la spiegò a sua volta nei dettagli , arrivando addirittura a concludere con una sorta di parabola che era un modo elegante quasi per chiedere scusa ai 3 fisiologi “ Quando un nefrologo arriva in Paradiso, S. Pietro lascia entrare SOLO chi supera la prova di saper disegnare correttamente i TUBULI RENALI CON L’ANSA A FORCINA……”
Ed ecco dunque che in questo filmato ripercorriamo le animate discussioni tra i 3 fisiologi svizzeri ed Homer Smith a proposito di Reni aglomerulari, Moltiplicazione controcorrente, Scambio controcorrente, Tubulo Collettore, Schema di Khun, Gradiente tra giunzione Corticomidollare e apice delle Papille, organogenesi, anse dei roditori del deserto, Urea , Ureotelici e Uricotelici etc etc etc… e non scendo in ulteriori dettagli per non privarvi della sorpresa di quello che potete vedere direttamente nel film….
NDR (NOTE DI REDAZIONE/ERRATA CORRIGE)
Albert Szent Gyorgi, Nobel Price of Medicine 1937:
" There is only one way to avoid mistakes, it is to do nothing,
or at least to avoid doing something new."
1.Gli autori segnalano che a minuti 7.47 si dice che l'ADH "è prodotto nell'Ipofisi", mentre l'espressione corretta è che l'ADH è "liberato in circolo dall'Ipofisi, dove si conserva dopo la sintesi avvenuta nell'Ipotalamo"
2.Gli autori segnalano che la frase a minuti 14.36 : “l’acqua esce dal tubulo con 300 mosm per andare nell’interstizio che ne ha 400, e poi il passaggio passivo dei soluti equilibra le due soluzioni ad una concentrazione uguale tra le due parti” è da correggere specificando che È IL MOVIMENTO DELL’ACQUA dai tubuli all’interstizio ad aumentare progressivamente la concentrazione dei soluti intratubulari così da pareggiarne la concentrazione con quella interstiziale.
Però ,dire che il tratto discendente dell’Ansa è impermeabile ai soluti non significa dire che non ci possano essere movimenti di soluti legati a trasportatori specifici, come per l’UREA . Ci sono trasportatori dell ‘UREA espressi nel tratto sottile dell’Ansa di Henle (non solo in quello ascendente, ma anche in quello discendente) e poi nelle cellule endoteliali dei vasi retti, e sulle membrane del Collettore , responsabili del riciclo dell ‘UREA e quindi della sua concentrazione nella midollare renale, fondamentale per ottimizzare i processi di concentrazione delle urine, cui contribuisce per il 50%.
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