Fucinart 2025

Prima Serata del FUCINART 2025 dedicata a Pino Daniele
Sotto le stelle di Venafro: Ernesto Vitolo e la magia della musica di Pino Daniele al Castello Pandone
Una notte d’estate che ha toccato l’anima: quella di venerdì al Castello Pandone di Venafro, dove il grande Ernesto Vitolo ha guidato un ensemble di musicisti d’eccellenza in un concerto profondamente emozionante, dedicato al repertorio di Pino Daniele, artista con cui Vitolo ha condiviso palchi e studio fin dagli albori.
Fin dalle prime note, l’atmosfera è stata incantata. Il Castello, maestoso e silenzioso, sembrava trattenere il respiro per accogliere le melodie che hanno segnato intere generazioni. Vitolo, con la sua tastiera e la sua storia, ha ricamato suoni che parlavano direttamente al cuore, riportando in vita lo spirito di Pino, tra note blues, jazz e radici napoletane.
Ma il vero miracolo della serata è stato l’incontro di anime musicali: Oreste Sbarra, solido e raffinato alla batteria; Antonello Capuano, basso pulsante di groove ed emozione; Fabrizio Celentano, chitarra elegante e appassionata; Lorenzo Mastrogiuseppe, prezioso e versatile alla voce e alla chitarra; Jerry Popolo, sassofonista dal timbro caldo e vibrante; Michele Simonelli, voce intensa e autentica; e la giovane e talentuosa Alice Popolo, presenza fresca e luminosa, che ha incantato il pubblico con la sua sensibilità interpretativa.
Una menzione speciale va proprio a Fabrizio Celentano, talentuoso chitarrista venafrano che, con umiltà, sacrificio e una passione incrollabile, ha saputo conquistare palcoscenici importanti, come quello di stasera, suonato accanto a musicisti di grande esperienza e caratura. La sua presenza sul palco del Castello Pandone è stata motivo di orgoglio per tutta la comunità, testimonianza concreta di quanto il talento, se coltivato con dedizione, possa portare lontano senza mai dimenticare le proprie radici.
Un ensemble affiatato, capace di restituire non una semplice esecuzione, ma un racconto collettivo, emotivo e potente, che ha attraversato classici intramontabili come Je so' pazzo, Quanno chiove, A me me piace 'o blues, fino ai brani più intimi e poetici.
Il pubblico, coinvolto e visibilmente commosso, ha partecipato con calore, accompagnando con applausi sentiti e silenzi carichi di rispetto ogni passaggio del concerto.
Ogni sguardo, ogni nota, ogni respiro ha testimoniato una verità semplice: la musica di Pino Daniele è viva, e attraverso interpreti sinceri come quelli saliti sul palco del Castello Pandone, continua a parlare con forza e delicatezza.
Una serata indimenticabile, che ha unito generazioni e cuori diversi nel segno della musica vera. Grazie a Ernesto Vitolo, a tutta la straordinaria band, e a chi ha reso possibile questo evento che resterà inciso nella memoria della città.