Gaza, Delia (Global Sumud Flotilla): "Rischi? Stiamo valutando come Israele potrà intervenire"
Автор: alanews
Загружено: 2025-08-28
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Gaza, Delia (Global Sumud Flotilla): "Rischi? Stiamo valutando come Israele potrà intervenire"
"Solitamente fermano e arrestano in acque internazionali, per noi un rapimento. Questa volta saremo tante barche"
Politica (Roma). "Diciamo che in tutte le missioni che ci sono state simili a questa, però ovviamente con una barca o al massimo due barche — tranne appunto nel 2008, quando due imbarcazioni riuscirono effettivamente ad arrivare a Gaza — tutte le altre sono state intercettate e bloccate." A dirlo è Maria Elena Delia, coordinatrice italiana della Global Sumud Flotilla, contattata online dall'agenzia.
"E sottolineo: tutte le volte che sono state fermate dalla Marina Militare israeliana, sono state fermate in acque internazionali. Questo significa che Israele non avrebbe alcun diritto di bloccarle. Noi non navigheremo in acque territoriali israeliane, lo sottolineo soprattutto per chi non è a conoscenza di questi dettagli. Il diritto marittimo e internazionale è molto chiaro: se una persona civile, disarmata, pacifica e non violenta naviga in acque internazionali, ha il pieno diritto di farlo. Nessuno la può fermare."
Eppure, come racconta Delia, l'esperienza insegna che accade spesso il contrario: "Quando si arriva a una certa distanza dalle coste di Gaza, anche a una distanza significativa, la Marina israeliana si avvicina e chiede alle imbarcazioni di tornare indietro. Ma quella richiesta non ha nessuna base legale. Generalmente noi rispondiamo: no, noi restiamo, perché è nostro diritto. E a quel punto cosa succede? Che la Marina abborda le barche, le sequestra, e arresta le persone a bordo. Dal loro punto di vista è un arresto, dal nostro è un rapimento, perché è come se venissero a casa mia e mi prelevassero."
Delia aggiunge che questa volta lo scenario potrebbe essere diverso: "Siamo realisti, ci aspettiamo una reazione. Però la configurazione di questa missione è completamente inedita: parliamo di decine di imbarcazioni, barche piccole, barche da turismo, barche a vela. Non stiamo arrivando con delle portaerei. E proprio per questo anche noi stiamo valutando tutte le possibili modalità di intervento che potrebbero usare contro di noi."
Tra i metodi usati in passato: "Fanno quello che si chiama jamming, cioè bloccano le comunicazioni, spengono i GPS, isolano le barche. Tenete conto che avremo con noi tanti giornalisti, italiani e internazionali. La stampa ci sta dando un riscontro straordinario, e vi ringraziamo molto perché siete la nostra più grande forma di protezione. La vostra risonanza è per noi fondamentale."
Delia conclude con un messaggio politico ed emotivo: "Anche se non dovessimo riuscire ad arrivare a Gaza, crediamo che il gesto abbia comunque un valore enorme. È un gesto politico forte, e una delle cose che i palestinesi chiedono — forse l'unica — è di non essere lasciati soli. Non hanno bisogno di essere salvati, ma solo di essere ascoltati. E speriamo che il fatto che così tante persone da tutto il mondo si stiano mettendo su queste barche per raggiungerli, li faccia sentire almeno un po' meno soli." (Stefano Chianese/alanews)
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Diciamo che in tutte le le missioni che ci sono state appunto simile a questa Però ovviamente con una barca o al massimo due barche tranne Appunto nel 2008 che nell'agosto del 2008 come dicevo prima Le due barche riuscirono ad arrivare a Gaza quelle che seguirono quella quella missione furono tutte intere puntate quindi bloccate e sottolineo tutte le volte che sono state Fermate dalla Marina Militare israeliana sono state fermate internazionali questo che cosa significa che cosa che Questo significa che Israele non avrebbe alcun diritto di fermare questo imbarcazioni noi non navigheremo in acque territoriali israeliane lo lo scontrino soprattutto per chi non magari non è a conoscenza di questi dettagli tutti Marche che hanno sempre cercato di arrivare a Gaza hanno navigato in acque internazionali e il diritto Nautico il diritto marittimo il diritto internazionale ci dice che se io in una barca e voglio scorrazzare in acque internazionali se sono una persona civile disarmata pacifica non violenta lo posso fare nessuno mi può fermare quello che invece accade e che noi ci aspettiamo che accadrà ovviamente perché voglio dire Siamo realisti e Accade sempre che arrivati a una certa distanza anche una grossa distanza dalle coste di di Gaza la marina militare israeliana arriva si avvicina e chiede alle azioni di tornare indietro Questa però una richiesta che non ha basi di alcun genere e quindi generalmente si risponde No noi rimaniamo qui perché nostro diritto qui quindi non non c'è motivo di ritornare indietro in questi casi cosa succede succede che la marina militare israeliana aborda le barche questa la barca e diciamo arresta le persone dal loro punto di vista è un a
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