Ufficiali sovietici derisero la cavalleria italiana — finché una carica a sciabole spezzò le lo...
Автор: AsseTV
Загружено: 2025-11-10
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Il 24 agosto 1942 a Izbušenskij (sul gomito del Don) i comandanti sovietici ritenevano la cavalleria italiana un relitto del passato. All’alba, però, il 3º Reggimento “Savoia Cavalleria” condusse un’azione graduata fatta di carica di fianco, combattimento frontale appiedato e seconda ondata d’urto contro il settore del 812º Reggimento fucilieri della 304ª Divisione fucilieri — con sciabole, bombe a mano e sotto la copertura dell’artiglieria a cavallo (“Voloire”). La linea difensiva si aprì su un ampio fronte per alcune ore; lo scontro è considerato una delle ultime cariche di cavalleria riuscite contro truppe regolari nel XX secolo. I resoconti italiani riportano 32 caduti, 52 feriti e oltre 100 cavalli perduti; nei bollettini giornalieri della 304ª Divisione sovietica per il 24 agosto figurano 184 caduti e 82 feriti. Tatticamente l’azione diede respiro al settore (anche attorno a quota 213,5), mentre l’effetto strategico rimase limitato — ma il verbale della controparte registrò esplicitamente la «penetrazione ottenuta dalla cavalleria». In seguito, le fotografie del cap. Silvano Abbà e le riprese ricostruite dell’Istituto Luce, insieme alle decorazioni (tra cui la Medaglia d’Oro al Valor Militare), ricordarono l’attacco.
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