Paese me'
Автор: Antonio Piccoli
Загружено: 2019-04-04
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Ed eccoci al terzo video
dopo gli sposalizi e i gruppi siamo arrivati al nostro paese, ".... a lu paese mè"
Negli altri video " Li spuose" e " Torricella insieme" abbiamo fatto una carrellata di vecchie fotografie in Bianco e nero su una base musicale inedita composta dal M° Pietro Alegiani. Bellissimi, tutti e due. Ora invece è diverso, la base musicale è stata costruita prendendo le note dall'originale testo musicale di "Paese me", parole e musica di Don Alfredo Piccone composto negli anni 30.
Una canzone che qualsiasi torricellano conosce, che chiunque di noi ha cantato almeno una volta nei cori improvvisati estivi, la canzone che cantiamo tutti durante la festa del "Torricellano nel mondo" come suggello alla premiazione, è la canzone che ci unisce, ci identifica ed è diventata la colonna sonora della nostra vita paesana. Il ritornello dice tutto "Paese dell'Abruzzo e senza nome.. i chi 'nti cagnaria manche che Rome" parole struggenti, emozionanti in particolare per chi vive lontano dal paese. Finora però la canzone era stata solo cantata a memoria, magari accompagnata con la chitarra o con la fisarmonica, ma mai orchestrata.
Pietro Alegiani, il nostro caro Pietro, che conosciamo come bravissimo musicista, per la prima volta l'ha rielaborata ed è venuta fuori qualcosa che ti colpisce dritto nel cuore. Da qui l'idea di metterla come sottofondo al video intitolato "Paese me" , e così..... Sentire quelle note che sono nella nostra memoria, vedere le belle foto di Torricella e leggere in sovraimpressione le strofe della canzone è semplicemente commovente.
Da sentire e risentire.
Un grazie di cuore oltre a Pietro Alegiani, va alla cara Giuliana Di Renzo (di macarulle) che ha avuto l'idea e la passione per realizzare il progetto.
Le foto, che da molti anni raccolgo e "metto in memoria", alcune sono mie, altre sono di tanti miei cari amici, che elenco e ringrazio nei titoli di coda.
Ma chi era Don Alfredo Piccone?
Don Alfredo nacque a Torricella il 20 aprile 1894, morì a Roma il 14 aprile 1946. A Torricella la sua casa era in Via Roma e sulla lunetta ci sono ancora le sue iniziali. Via Roma nel periodo a cavallo dei due secoli, era la strada degli intellettuali, vi abitavano all'epoca Fedele D'Amico, Alessandro Madonna, Ettore Troilo e altri. Dopo la laurea in giurisprudenza esercitò la professione di avvocato a Roma. L’attività professionale però non gli impedì di dedicarsi alla passione per Torricella e quindi tornava spesso, anche per lunghi periodi. Amava disegnare luoghi, tradizioni e tipi caratteristici della nostra gente. Componeva odi in italiano ed era un fine traduttore dal latino ma non disdiceva scrivere anche in stretto dialetto torricellano, come nei quadretti de “La bisaccia” e i “Tre atti unici”. Infine, e non da ultimo, amava scrivere canzoni e versi fra cui “ Paese me” "Fiore Fiurette", "Mariù", "Vi “nghi mme"
Amava firmarsi con uno pseudonimo che non lasciava dubbi “ Alfredo da Torricella”
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