Giuseppe Milanese ospite di Radio Vaticana

“Quello che manca oggi e che porta le persone a ricorrere inutilmente all’ospedale è l’assenza di un sistema di assistenza domiciliare integrata sul territorio. È qui che bisogna investire”. Sono le parole di Giuseppe Milanese, presidente di OSA e di Confcooperative Sanità, interpellato dalla trasmissione “Il Mondo alla Radio”, in onda su Radio Vaticana, in merito alla quota di PIL destinata alla spesa pubblica corrente in Italia, di media pari al 6,6% nel periodo tra il 2010 e il 2019. “Il Pnrr mette a disposizione delle risorse sull’assistenza domiciliare che ancora non sono scaricate sui cittadini e questo ne fa un servizio inadeguato ai bisogni delle persone. Se si parte nella riorganizzazione di un sistema, bisogna considerare le risorse umane. Abbiamo una carenza soprattutto sul territorio e, perciò, ribadiamo la necessità di una nuova figura, l’operatore socio sanitario con formazione complementare, che si può formare in un anno e può dare lavoro a 100mila giovani, perché questo è il numero di professionisti necessario. Se non lo facciamo, non arriveremo mai a prenderci cura di 8 milioni di persone nelle loro abitazioni”. Secondo Milanese è fondamentale “l’integrazione tra pubblico e privato. E le cooperative fanno parte di quel Terzo Settore, cioè del privato no profit che non tende all’utile. Senza la sussidiarietà, peraltro prevista dalla Costituzione, il sistema pubblico non riuscirà ad arrivare nelle case. La nostra visione di sistema prevede che il SSN resti universalistico, un valore imprescindibile, e si concentri sull’ospedale, creando al tempo stesso una sinergia con soggetti privati no profit per assistere le persone nel loro domicilio. Il dettame della legge sugli anziani che indica la casa come primo luogo di cura si ottiene solo così”.