Salverà - lmare (Marco Lombardo)

Se puoi sentire il fiato della vita che accarezza i tuoi momenti di vibrazioni intense qui riavvolgi i sentimenti in attesi flash back, attesi inconsciamente tanto che rapisci quella pietra che cercavi tra gli scavi. Se hai la fortuna di innalzarti più sensibilmente e di scostarti dagli schiavi scrivi dentro te ciò che è indescrivibile, irrinunciabile, impossibile da tramandare agl’avi, navi salpano da terre ferme in cui demoni scalpitano, nelle vicende più esaltanti i nostri cuori palpitano, in salti tra i molti alti e bassi della quotidianità in città un bimbo annota le ferite appura che la gara è dura esalta la semplicità, complice alla quantità reduce in natura e voilà. Il cosmo siede sorridente e guarda alla miseria della sua pastura e forse un giorno canterà, hanno erranti aliti di passionalità, vorace perso in un’identità, l’amore salverà chi lo amerà.
Ogni volta che trascorro un giorno e un’emozione non fa da contorno non posso più sentirmi libero e parte di un piano comune per il quale so di non vivere invano e di restare immune anche se davvero vorrei attraversare il cielo con un deltaplano, sono serio, soffio questo niente per scoprire ingenuamente nudo il palmo della mano, l’esistenza è una valenza se ci ricerchiamo e quando ci troviamo ricreiamo e lo sappiamo. Tenera pagina che incespica, s’invola nella luminosa potenza, si agita, approda a una valenza, ci ripensa. Conservo sulla carta il frutto della mia memoria nella speranza che non si riparta e scriva solamente un ripostiglio nella storia, costantemente partendo da ora e la penna che mi sfiora s’innamora, l’altra mano elogi piano ogni signora.
Ho perfino conosciuto in me una violenza ma nel perfido sconsiderata, prendendo con sufficienza la mia essenza dannata sono uscito da me con un’improvvisata, dopodiché l’amen dell’accettazione ha sviscerato comprensione tra le lame, ha suscitato esaltazione soprattutto impietosita dal mio lutto, ha smascherato il mio copione atto solamente alla finzione, con cognizione sto vagando con un mazzo di citolene lene in mezzo ad un plotone ho fatto confusione a un tratto ho percezione perciò parziale, invita la nazione a ricercare il proprio se spirituale nell'esaltazione individuale pregna di sociale responsabilità, non parlo di affermazione professionale, bensì di considerare la propria vocazione vitale per rielaborare un arsenale da arenare il male quando la realtà è un animale e sanguina libera l’anima per un giorno speciale.