Intervista a Peppe Servillo e Ilaria Pilar Patassini, di giovanni bogani

“Il gesto di chi è sulla flotilla non lo definirei un gesto anarchico, ma un gesto coraggioso e politico. È un gesto molto consapevole che si fonda sull’esercizio del diritto internazionale. Siccome il mondo se ne è dimenticato, oggi sembra un gesto anarchico, ma in realtà è un gesto profondamente politico. Loro non stanno infrangendo nessuna legge, sono gli altri che le infrangono. E il mondo intero è disposto a condannare loro invece che coloro che infrangono la legge. È questa la cosa grave. Certo che sono con loro, senza se e senza ma”, dice Peppe Servillo.

E’ quasi mezzanotte. Nella piazzetta davanti al porto, all’isola La Maddalena, in Sardegna, Peppe Servillo ha appena cantato De André. Lo ha fatto in modo intimo, coraggioso, a volte ironico, insieme a Ilaria Pilar Patassini e alla chitarra di Cristiano Califano. Il concerto aveva per titolo “Per far sentire le parole”. E alle parole, le parole del cinema, è dedicato l’evento nel cui ambito il concerto ha avuto luogo. Si tratta del premio Solinas, il più importante concorso italiano di sceneggiatura, il cui atto finale ha luogo ogni anno nell’isola La Maddalena.