PSICOSOMATICA - DPTS: LA MEMORIA DEL CORPO

Il Disturbo Post Traumatico da #Stess (#dpts) si manifesta in conseguenza a un fattore traumatico in cui la persona ha vissuto o ha assistito ad un evento o più eventi che hanno implicato minaccia all’integrità fisica ed emotiva propria o altrui (minaccia di morte, violenze fisiche e psicologiche, traumi sportivi, parti complicati, lutti, abusi, disastri sociali e ambientali, incidenti, malattie ecc)
La risposta a questi eventi comporta #paura intensa e sentimenti di impotenza o di terrore.
L’evento traumatico viene rivissuto persistentemente con ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi, che comprendono:
◾️Immagini, pensieri o incubi
◾️Disagio psicologico intenso all’esposizione verso fattori scatenanti interni o esterni che assomigliano all’evento traumatico
◾️Reattività fisiologica che assomiglia a qualche aspetto dell’evento traumatico
◾️Difficoltà del sonno
◾️Irritabilità
◾️Ipervigilanza ed esagerate risposte di allarme
◾️Somatizzazioni
È consigliato intraprendere un percorso di #psicoterapia di tipo #EMDR il quale si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica ed è una metodologia che utilizza i movimenti oculari per trattare disturbi legati ad esperienze traumatiche o particolarmente stressanti.
È consigliabile, inoltre, associare un trattamento #osteopatico in quanto riconosce un enorme influenza del #trauma sul normale funzionamento corporeo, perché questo evento "disorganizza" i processi vitali e frammenta il concetto di globalità del sistema.
Si parla infatti di "memoria cellulare ", che risiede in tutte le cellule del nostro corpo, nel nostro sistema fasciale/connettivo.
Negli #shock e nei traumi, il nostro corpo "subisce" una quantità di energia trasmessa troppo velocemente. E’ questa "saturazione energetica", che può trasformarsi in una disfunzione fasciale. Il nostro #corpo cercherà di creare un nuovo "ordine" funzionale, inglobando il trauma.
Il perdurare della restrizione fasciale, può diventare l’origine di un sintomo o di una disfunzione sistemica. Occorre ricordare che, quando viviamo delle emozioni, esse sono accompagnate da modificazioni ormonali e risposte muscolo-tensive che possono lasciare “cicatrici” a livello fasciale