Tante pressioni, nessuna collaborazione: ecco perché l'Avvocato lascia il caso più discusso d'Italia

In questo video analizziamo in profondità uno dei passaggi più delicati del caso della “casa nel bosco”: la rinuncia al mandato difensivo da parte dell’avvocato Giovanni Angelucci, avvenuta a pochi giorni dalla scadenza del termine per il ricorso contro l’allontanamento dei tre minori.

La decisione del difensore, giunta dopo pressioni esterne, rigidità della famiglia e mancate collaborazioni operative, ci permette di affrontare un tema molto più ampio e spesso ignorato: le criticità strutturali dei procedimenti del Tribunale per i Minorenni in Italia.

Nel video approfondiamo:
cosa dice realmente il comunicato dell’avvocato Angelucci
perché la fiducia tra difensore e assistito è crollata
quali soluzioni abitative alternative erano state messe a disposizione
perché il rifiuto sistematico di ogni mediazione indebolisce la difesa
il peso delle ingerenze politiche e social
il ruolo delle strutture private e il rischio di conflitti d’interessi
i limiti del contraddittorio nei procedimenti minorili
la composizione dei collegi giudicanti con i giudici onorari

perché oggi molti difensori percepiscono che un cittadino è più tutelato per una multa che per un procedimento minorile

Il caso della casa nel bosco è complesso e non può essere ridotto agli slogan.
Serve chiarezza, serve metodo, servono fatti: e servono soprattutto garanzie procedurali equilibrate per tutti.

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