Il discorso di Henry Kissinger al convegno ISPI

Il discorso di Henry Kissinger al convegno ISPI - Novembre 2015

È un piacere per me poter parlare al pubblico italiano del supporto del presidente Napolitano. È una soddisfazione personale. È soprattutto un simbolo dei nostri tempi, che io e il mio governo nel 1969, non credevamo assolutamente che il risultato degli sforzi avrebbero portato alla mia partecipazione in una cerimonia di premiazione del leader di un partito comunista e allo sviluppo di una buona amicizia tra di noi. A quei tempi era un principio fisso della politica estera americana di non incoraggiare la partecipazione di un partito comunista italiano e di alcun partito comunista nei governi nativi. A quei tempi Giorgio Napolitano era il portavoce del partito comunista italiano ed io e lui ci trovammo a conversare spesso circa i diversi obiettivi e con il passare degli anni ho sviluppato un grande rispetto per l’obiettività e l’onestà, l’intelligenza e apprendimento del presidente Napolitano. In seguito divenne ministro e presidente della camera dei deputati ed infine presidente della repubblica italiana. A quel punto divenemmo molto amici e non ci fu volta in cui io non abbia cercato e ottenuto un appuntamento con lui durante le mie visite in italia. Capimmo che le nostre preoccupazioni, dei nostri paesi e la nostra filosofia personale divenne sempre più convergente. Sviluppai uno stuzzicante rispetto per lui e infine non vi fu volta in cui venni in italia senza vederlo, o che lui venisse negli stati uniti senza avere una conversazione con me. In seguito, in qualità di presidente della repubblica, Mr. Napolitano divenne un garante ed un aiuto all’evoluzione democratica in un periodo estremamente difficile, in un sistema politico come quello italiano dove i governi furono precedentemente un pò di centro destra e di centro sinistra e il presidente fu mediatore e autore di alcune di queste coalizioni giocando un ruolo assolutamente centrale. A tal punto che quando fini il suo mandato, il parlamento italiano, con un gesto assolutamente senza precedenti, gli chiese di prolungare il suo mandato per un altro turno. Lo fece contribuendo cosi enormemente a salvare la democrazia in Italia, contro la crisi economica globale. E alla fine dei due anni si ritirò. Fui profondamente toccato dal suo servizio che decisi di venire appositamente in Italia semplicemente per esprimere il mio rammarico per il fatto che non sarebbe più stato in carica, una carica attraverso la quale contribui così tanto, e per riaffermare il mio rispetto e amicizia in quel momento. Quindi significa molto per me il fatto di poter rendere omaggio a Giorgio Napolitano: un leader democratico, Che ha fortemente contribuito all’affermazione dell’Italia e della sua stabilità. Nostro amico dell’iniziativa atlantica, un sostenitore dell’umana dignità e di qualcuno che come essere umano che è fatto una grande differenza nella mia vita.