Boccioni: Forme uniche della continuità nello spazio

Abbiamo imparato a conoscere le opere pittoriche di Umberto Boccioni, ma anche quelle scultoree sono altrettanto celebri e interessanti. In particolare è il caso di Forme uniche della continuità nello spazio, opera che ci permette di capire come le riflessioni sulla percezione del tempo e della memoria di Bergson e sulle teorie dedicate alla materia e all'energia di Einstein fossero parte integrante della ricerca artistica di Boccioni. Conosciamo meglio quest'opera, anche in relazione alla conoscenza del linguaggio cubista che nel frattempo i futuristi avevano assimilato, a partire dalla prima mostra futurista itinerante per l'Europa del 1912, che aveva preso avvio dalla Galleria Bernheim-Jeune di Parigi.

00:00 Introduzione
00:55 Il titolo
02:01 I dati
02:54 Il contatto con il cubismo del 1912
05:55 Dinamismo di un ciclista e di un footballer
07:22 La mostra futurista itinerante
08:28 La strada entra nella casa
10:22 Le teorie di Einstein
11:09 Il rapporto con lo spazio
12:23 Le teorie di Bergson sul tempo e la memoria
14:54 Il dinamismo, Balla e Marey
16:14 FuturBalla
16:58 La continuità nello spazio
18:24 Il dinamismo e la compenetrazione dello spazio
20:41 Il movimento che buca lo spazio
21:43 La somiglianza con la Nike di Samotracia