MIGRAZIONE E LAVORO - Intervento di Walter Massa

POLITICHE MIGRATORIE E LAVORO: Dal palcoscenico delle frontiere alla realtà della crisi.

Fra sciagurate dichiarazioni di capi di stato e altrettanto scellerati accordi politici sovra-nazionali, si direbbe che dall'Europa dei Popoli si stia passando irrimediabilmente alla costruzione di una grande gabbia dei poveri. Non più diritto di libera circolazione delle persone, ma una vera e propria gabbia finanziaria europea, gestita dai banchieri privati, che non è capace di accogliere con dignità i profughi che ha creato con le sue guerre mediorientali e le sue politiche di cooperazione.

Non è vero che l’Europa non vuole più i migranti, vuole semplicemente schiavi da sfruttare, scegliendo chi far venire, come e quando, aprendo o chiudendo i rubinetti delle frontiere, come visibile dai dispositivi utilizzati per la gestione dei confini, con l’unico scopo di generare lavoratori dequalificati o irregolari da inserire nel mercato del lavoro per diventare schiavi. Il tutto produce clandestinità a ritmo continuo e alimenta l'ormai tristemente conosciuta guerra tra poveri.

Ma allora, cosa bisognerebbe fare? La risposta non è tecnica ma politica.
Pensiamo che la lotta per l’accoglienza degna, debba passare per una lotta più generale contro la logica della guerra tra poveri, abbiamo bisogno di mettere insieme i profughi della crisi con i profughi della guerra e di generare pratiche sociali unificanti. La battaglia contro la disoccupazione di massa deve legarsi alla lotta per l’accoglienza degna.

Dibattito registrato il 30 luglio 2016 presso il Revolution Festival festa nazionale GC.