Viaggiare nello Spazio e nel Tempo dell’Universo
Автор: Palazzo Blu
Загружено: 2025-12-04
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Viaggiare nello Spazio e nel Tempo dell’Universo
Con Guido Tonelli
4 dicembre 2025, Auditorium di Palazzo Blu Pisa
Nell’antichità le categorie di tempo e di spazio erano spesso ‘naturalmente’ intrecciate: ad esempio le distanze tra due località venivano misurate in giornate di cammino.
Nel corso dei secoli lo spazio ha assunto diversi e spesso contrapposti significati: proprietà della materia o sfondo al movimento dei corpi. Nell’antico pensiero greco lo spazio è definito come il luogo vuoto ed illimitato da cui sorgono i corpi, oppure è rappresentato come sfera piena e perfettamente delimitata (Parmenide e Zenone). Successivamente il concetto di spazio è stato rielaborato da Aristotele, Cartesio, Newton, Leibnitz e Kant.
Diversamente dallo spazio, nell’ antichità il tempo risultava più facilmente misurabile (grazie all’alternanza del giorno e della notte) e appariva sostanzialmente omogeneo (almeno per i popoli distribuiti lungo la fascia temperata del pianeta). Nonostante questo, gli esseri umani si sono sempre interrogati su cosa sia davvero il tempo e su come esso influenzi la nostra vita. Ad esempio, Sant’Agostino riteneva semplicemente che il tempo non esistesse: infatti il passato non esiste perché non c’è più, il futuro non esiste in quanto non c’è ancora e il presente diventa, attimo dopo attimo, passato. Anche i seguaci di Buddha avevano un concetto simile. Ancora oggi il concetto di tempo continua ad essere un argomento di grande interesse per filosofi, scienziati e studiosi di varie discipline e la nostra comprensione del tempo si è evoluta grazie ai progressi scientifici e all’evoluzione della nostra esperienza soggettiva del tempo. L’idea del tempo è complessa ma anche affascinante: ci aiuta a capire la sequenza in cui gli eventi si sono verificati e quindi ci permette di organizzare e comprendere gli eventi che accadono nel corso della nostra esistenza.
Ogni civiltà, in ogni epoca, si è confrontata coi concetti di Tempo e Spazio, ma tenendoli sempre separati. Nella cultura occidentale questa separatezza ha trovato una sintesi nel pensiero di Immanuel Kant. Il filosofo di Königsberg considerava Tempo e Spazio come “intuizioni a priori”, cioè funzioni primarie dell’attività mentale, senza le quali non potremmo dare forma al pensiero.
Anche la teoria della relatività di Einstein è tornata ad intrecciare Tempo e Spazio, ma questa volta in modo indissolubile. Lo Spazio e il Tempo non sono indipendenti l’uno dall’altro: sono strettamente legati nella forma di uno spazio-tempo quadridimensionale non uniforme, che può essere deformato a causa della presenza di materia ed energia. Nella Fisica moderna la definizione dello Spazio e del Tempo va oltre la semplice percezione umana di un flusso continuo di eventi e coinvolge concetti complessi come la Relatività e la Quantizzazione. A complicare la nostra comprensione c’è anche il fatto che lo spazio-tempo risulta essere non omogeneo, come evidenziato dalla presenza in tutto l’Universo di ‘buchi neri’, oggetti reali tra i più misteriosi, formati da solo spazio-tempo (singolarità) e la cui superficie rappresenta il limite per lo spazio-tempo accessibile per le nostre osservazioni: si può entrare solo dall’esterno e tutto quello che è al loro interno non può essere osservato. Alcuni astrofisici non escludono neppure l’esistenza dell’opposto del ‘buco nero’, cioè di una singolarità dello spazio-tempo, detta appunto ‘buco bianco’, che definirebbe un’ipotetica regione in cui non si può entrare dall’esterno, ma dalla quale possono uscire energia, materia e luce.
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