Sotto il fercolo di S.Agata
Автор: Giampaolo Zuccaro
Загружено: 2024-02-19
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Video inedito di sotto la vara (fercolo) di S. Agata con interviste ai conduttori del Fercolo e loro mansioni.
Ancora ai giorni nostri, non si sa il vero funzionamento del Fercolo sia durante il cammino per strade cittadine e sia per la manovra quando gira per le traverse della città. Prima di tutto alcuni delucidazioni su l’anno di fabbricazione e cos’è: il fercolo di S. Agata o “a vara”(in siciliano), prima del 1379 era in legno dorato molto pregiato, è un tempietto di argento che ricopre una struttura in legno, riccamente lavorato, che trasporta il busto-reliquiario della santa catanese e lo scrigno, in argento, entro cui sono custodite tutte le reliquie di sant'Agata. Costruito nel 1518, in puro stile rinascimentale, è finemente cesellato e ornato, sul tetto di copertura, da dodici statue raffiguranti gli apostoli. Ha forma rettangolare ed è coperto da una cupola, anch'essa rettangolare, poggiata su sei colonne in stile corinzio. Fu costruito dall'artista orafo Vincenzo Archifel operante a Catania dal 1486 al 1533. Il fercolo è d'argento massiccio, si muove su 8 ruote davanti e 8 dietro con un totale di 16 ruote (rulli cilindrici in acciaio con battistrada in gomma piena) e viene trainato tramite due cordoni lunghi uno 125 metri e 120 metri, in cui ai capi sono poi collegate quattro maniglie. Nel corso degli anni il fercolo subì bombardamenti infatti quello che vediamo oggi fu ricostruito nel 1946 da Giuseppe Barresi tramite disegni, fotografie e progetti che ritraevano quello ormai perduto. il peso varia da 17 quintali netti, a 30 quintali a carico tra relique di sant’Agata e responsabili. Sotto e costruito tutto in ferro ed è costituito da un impianto frenante, gli sterzi che si vedono servono per stabilizzare quando si è fermi e si frena con una leva. Per la frenata d’emergenza abbiamo un dispositivo chiamato in gergo “Chiodo” nel momento in cui viene azionato il perno in acciaio entra nell’ingranaggi e blocca. Per le girate a 90° abbiamo un meccanismo che solleva il fercolo e si chiama “ralla” il quale tramite dei legni chiamati “cugni” dotati di boccole avvitano 4 grossi viti tramite cricchetto e solleva il fercolo una volta girato per le traverse si riscende. Un ringraziamento speciale va ai conduttori del fercolo di S. Agata che mi hanno permesso di portare questo video. Anche in HD
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