CINEMATIC RISE 📽️ ascesa alla Rocca d'Orel per la dorsale spartiacque ~ Silentwind in Summer 2024
Автор: Lá dove spira Silentwind🌬️
Загружено: 2024-08-06
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La Rocca d'Orel (2.439 mt) é una vetta delle Alpi Marittime, situata nel Sud del Piemonte: sorge sulla costiera tra il Monte Pianard (2.306 mt) a Sud-Ovest e il Monte Bussaia (2.451 mt) a Nord. La Rocca costituisce il penultimo punto nodale del gruppo montuoso che si origina verso Nord dalla Rocca dell’Abisso (2.755 mt).
Dalla sommitá la dorsale continua verso Nord fino al Monte Bussaia, mentre verso Est: dalla cima si stacca una diramazione di dorsale, che delimita il Vallone Grande di Palanfrè a Sud, e che discendendo verso valle genera il Monte la Croce (1.957 mt).
La montagna, caratterizzata da scoscesi e dirupati versanti di rocce calcaree: é collocata sulla dorsale spartiacque fra la Valle Gesso e la Valle Vermenagna.
L'esteso, aperto e importante panorama offerto dalla cima comprende: a Nord Monviso, Monte Bussaia, Gran Paradiso, Cervino, Rosa, la pianura con Cuneo; a Nord-Est Bisalta e Bric Costa Rossa; a Est Mondolè, Seirasso, Cime Serpentera, Mongioie, Saline, Marguareis, Cima della Fascia, Il Ferà e Cima Pertegà; a Sud-Est Bertrand, Frontè e Saccarello, Costa Campaula, Ciotto Mien, Chiamossero, Monte Frisson e Rocca dell’Abisso, Monte Garbella; a Sud Pointe de Peyrafique, Cima Scandalliere, Cima della Valletta, Clapier, Monte Carbonè; a Sud-Ovest Punta della Rua, Monte Aiera, Brocan, Baus, Nasta, l'Argentera, Chiapous; a Ovest Asta Soprana, Monte Matto, Ventabren, Bourel; a Nord-Ovest Oronaye, Brec e Aiguille de Chambeyron.
Dal posteggio a monte di Palanfrè (1.379 mt) seguo la strada asfaltata in salita. Quando l'asfalto termina proseguo su una strada sterrata verso Sud. Dopo pochi minuti la strada svolta a destra per il Bosco bandito di Palanfrè ed il Colle della Garbella, staccando di fronte la mulattiera per il Vallone degli Alberghi. La sterrata si eleva con alcuni tornanti, lascia a sinistra il bivio per il Bosco bandito di Palanfrè e continua l'ascesa con numerose svolte. A quota 1.540 mt circa la strada incrocia nuovamente il sentiero naturalistico del Bosco bandito di Palanfrè, poi raggiunge un'ampia conca pascoliva ove si biforca: lascio a sinistra la diramazione per il Gias del Chiot e il Gias del Colombo, e proseguo a destra in direzione del Gias Garbella. Dopo alcune decine di metri soltanto devo tuttavia abbandonare la strada ed imboccare il sentiero che si stacca sulla sinistra. Il sentiero piega poco dopo verso sinistra (Sud-Ovest), portandosi su un crinale erboso, quindi si allunga nella piccola Val Garbella. Passo a fianco di un masso con un vecchio abbeveratoio, poi tocco una risorgiva (con piccola captazione idrica) e continuo l'ascesa lungo assolati pendii pascolivi punteggiati di maggiociondolo e sorbo. Superando con pochi tornanti solo i tratti più ripidi, il sentiero raggiunge faticosamente la testata della Val Garbella: chiusa dalle pendici settentrionali dell'omonimo Monte Garbella (2.306 mt), dove si trova un ripiano sede di un vecchio gias. Qui il sentiero volge a destra (Nord-Ovest) con un ampio semicerchio: inerpicandosi, ora con tratti ripidi ora a tornanti, fino al lunghissimo spartiacque prativo tra le valli Vermenagna e Gesso. Ai piedi dello spartiacque, sul versante della Valle Vermenagna, si estende la Costa Pianard: uno sterminato pendio pascolivo completamente privo di vegetazione arborea. Seguo verso Nord la magnifica e assai panoramica dorsale prativa, con il Vallone del Sabbione a sinistra e il Vallone Grande di Palanfrè a destra. Con diversi saliscendi incontro infine il bivio, a sinistra, per Trinità di Entracque, in corrispondenza del quale una palina colloca il Colle della Garbella (2.173 mt). Il punto di massima depressione del lungo spartiacque si trova in realtà più a Sud. Tuttavia, riesce difficile individuare un colle in senso stretto, inteso come punto di valico. Lo stesso sentiero che sale dalla Valle Vermenagna discende in Valle Gesso, dopo aver percorso il crinale nel senso della lunghezza per quasi 1,5 km. Trascurato il bivio, proseguo innanzi lungo lo spartiacque, su un sentiero che si trasforma velocemente in piccola traccia. Con una breve e ripida impennata, tra erba e qualche roccetta: la traccia conduce infine sulla modesta ed arrotondata vetta del Monte Pianard. Da qui, verso Nord: troneggia la mole piramidale della ravvicinata Rocca d'Orel. Discendo ora a destra, fino al sottostante Colletto del Pianard (2.280 mt), e da qui proseguo lungo la cresta Sud-Ovest della Rocca d'Orel, con direzione Nord-Est. Il tragitto si fa piú delicato, molto ripido e scosceso: dapprima cammino proprio sul filo di cresta di facili roccette e poi poco a destra con ripidi tornantini. Giunto a quota 2.336 rasento un torrione dalla punta bifida, quindi dopo ancora qualche tornantino volgo decisamente a destra: compiendo un traverso fra erba e roccette, puntando ad un grosso e tozzo torrione. Una volta raggiunto, lo rimonto poi su detriti e qualche roccetta: raggiungendo la spalla Est. Da questa, con percorso in falsopiano pervengo finalmente in punta.
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