"Vulit sapé qual'è la meglia fest" - Commedia in dialetto ruvese

Dopo la prima rappresentazione avvenuta nella Chiesa Madre di Ruvo del Monte l'8 aprile 2007 (Pasqua), "Vulit sapé qual'è la meglia fest" è stata riproposta all'aperto nell'ambito delle manifestazioni organizzate per la "Notte Bianca" del 14 agosto 2007.
Questa volta, grazie al "server" che ha dotato i bravissimi attori degli strumenti necessari, la commedia ha avuto la giusta visibilità ed è stato possibile ascoltare con precisione tutte le battute.
Si tratta di una commedia pensata e realizzata da Graziella Perrotta, frutto di una parte del suo lavoro di raccolta delle tradizioni e delle espressioni tipiche del nostro paese e vuole essere un omaggio a tutti i nostri anziani, che hanno lavorato e sofferto per dare a noi la possibilità di vivere meglio.
Questa commedia ha la finalità di riscoprire e conservare detti, canzoni, proverbi, credenze ed usanze che appartengono alla secolare tradizione ruvese.
La rappresentazione è infatti una carrellata di detti, usi e modi di vita che caratterizzavano la vita di un tempo a Ruvo, sotto il filo conduttore delle feste religiose più importanti che si succedevano nel corso dell'anno.
La commedia è stata divisa in due atti, intervallati da un divertente ricordo di filastrocche che servivano da gioco per i bimbi che sono state interpretate, appunto, da tre bravissimi bambini.
Questo è un preziosissimo lavoro, per il quale tutta la Pro-Loco si complimenta con Graziella: era necessaria questa lodevole opera di ricerca per far sì che la ricchissima tradizione ruvese sia di termini e parole tradizionali sia di credenze, proverbi e saggezza non fosse sepolta definitivamente ed inesorabilmente dal passare del tempo, che porterà via purtroppo gli ultimi custodi di tanto tesoro, e dall'indifferenza, la vuotezza e l'omologazione verso il basso dei "valori" propinati oggi ai giovani dai mass media.
Va inoltre lodata questa iniziativa che, con l'uso di pochi mezzi sostituiti da tanta buona volontà, ha divertito ed appassionato il numerosissimo pubblico presente, che, sia durante la rappresentazione che alla fine, ha tributato agli attori ed a Graziella Perrotta grandi, numerosi e convinti applausi, con un apprezzamento per questo lavoro che resterà nel tempo.
Auspichiamo che il lavoro di Graziella Perrotta non si fermi, ma continui e ci faccia riscoprire o tenere ferme nella memoria le nostre tradizioni e la nostra storia, di cui siamo figli.