Milano a fuoco una fabbrica | Incendio San Giuliano, in un video la prova di un errore umano

A due giorni dal maxi incendio che ha colpito la fabbrica Nitrolchimica di San Giuliano Milanese, arrivano le prime conferme sulle cause che avrebbero scatenato le fiamme.

Un filmato, infatti, acquisito dai pubblici ministeri di Lodi, che hanno aperto un’inchiesta per incendio colposo, immortala la dinamica dell’esplosione iniziale. Nei fotogrammi estratti si vedrebbe un operaio, Sergio de Donato, il ferito più grave al momento ancora ricoverato, in condizioni critiche, al reparto grandi ustionati del Niguarda, mentre inserisce all’intero di un compattatore diversi rifiuti. Ed è proprio da quel macchinario che sarebbe partita la prima vampata e si sarebbe subito propagata ad una piccola cisterna per il trasporto di materiali.

Ma è allora, che con una manovra contraria alle procedure, De donato avrebbe provato a trasportale la cisterna altrove, invece che spegnere immediatamente le fiamme con un estintore, finendo così a contatto con un serbatoio di solventi presenti nella fabbrica, da qui sarebbe partita la prima esplosione e poi le fiamme altissime che hanno bruciato tutta la struttura.
Tranne, infatti la palazzina degli uffici, l’azienda è andata del tutto distrutta.

Il giorno prima del maxi-rogo alla Nitrolchimica di San Giuliano, il personale aveva effettuato una esercitazione antincendio, assistiti da un’azienda specializzata per quel tipo di attività. «È stato proprio grazie alla prontezza di spirito e alle tecniche acquisite durante le numerose esercitazioni – ha spiegato infatti una nota della ditta – che il personale dell’azienda si è dimostrato preparato e pronto».

La Nitrolchimica inoltre ha già assunto un’azienda per gestire le prime bonifiche del luogo dove per ore hanno bruciato solventi e rifiuti pericolosi.

Intanto, resta alta l’attesa per l’arrivo dei risultati dei campioni rilevati da Arpa sul luogo dell’incendio, che riveleranno se sono presenti microinquinanti nell’aria. Dai primi riscontri non ci sarebbero criticità significative, come ha confermato lo stesso assessore all’ambiente di Regione Lombardia, Carlo Cattaneo.
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