Impagnatiello in Tribunale: “Ho distrutto la vita di Giulia e Thiago”
Автор: Milano Pavia TV - Canale 78
Загружено: 2024-01-18
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La voce tremolante, gli occhi lucidi e sguardo sempre basso. Giovedi 18 gennaio inizia il processo di Alessandro Impagnatiello, il killer di Giulia Tramontano, incinta al settimo mese del loro figlio, Thiago. L’imputato è arrivato nell’aula della Corte d’Assise del Tribunale di Milano intorno alle 9.30 del mattino. Interpellato dai cronisti che gli chiedevano se si fosse pentito non ha aperto bocca. Si è diretto nella gabbia dell'aula, dove è rimasto in silenzio muovendo le gambe e i piedi nervosamente. Ha pianto tenendo lo sguardo sempre rivolto verso il basso.
È rimasto in silenzio fino a quando, inaspettatamente, ha deciso di rilasciare alcune dichiarazioni spontanee, con la voce spezzata dalle lacrime. Allora si alza, si avvicina alla corte e inizia il suo discorso: Sono «tante le persone a cui voglio chiedere scusa, anzitutto a Giulia e alla sua famiglia. Lo devo principalmente a Giulia». Dopo una sola frase, la sorella della vittima, Chiara Tramontano e il padre, non ce l’hanno fatta e hanno abbandonato l’aula. “Parole troppo dure da ascoltare” riferirà in seguito l’avvocato della famiglia.
Impagnatiello, con la voce tremolante, continua con le sue dichiarazioni: "Sto chiedendo unicamente a tante persone scusa ma non sarà mai abbastanza". Sono stato preso da qualcosa che risulterà sempre inspiegabile e da disumanità - ha aggiunto - Ero sconvolto e perso. Quel giorno ho distrutto il bambino che ero pronto ad accogliere. Quel giorno anche io me ne sono andato, sono qui a parlare ma non vivo più. Non chiedo che queste scuse vengano accettate, perché sto sentendo ogni giorno cosa vuol dire perdere un figlio e molto di più, non posso chiedere perdono". Sono completamente perso. L'unica cosa che io oggi faccio la sera è sperare di non svegliarmi più la mattina. Non chiedo che queste scuse siano accettate ma che possano essere ascoltate" ha detto il 31enne. "Chiederò per sempre scusa a queste persone finché sarò qui", ha concluso l’ex barman.
Sui social subito è arrivata la risposta di Chiara Tramontano: “Puoi chiedere scusa se per errore hai urtato lo specchietto della mia auto. Non puoi chiedere scusa se hai avvelenato e ucciso mia sorella e mio nipote, prendendoci in giro e deridendone la sua figura. Non hai diritto a pronunciare, invocare o pensare a Giulia e Thiago dopo averli uccisi barbaramente. Meriti di svegliarti ogni giorno in galera ripensando a ciò che hai fatto e provando ribrezzo per te stesso.
Alle parole di Impagnatiello crede invece il suo avvocato Giulia Geradini.
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