Rifugio Passo Principe da Ciampedie nel gruppo del Catinaccio 30 Luglio 2022
Автор: Paolo Allievi
Загружено: 2025-07-26
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Vacanza a Campitello di Fassa, Val di Fassa (Trentino). Escursione spettacolare nel meraviglioso gruppo del Catinaccio. Saliamo con 3 seggiovie dal parcheggio di Pera di Fassa che ci portano prima in località Vajolet, poi Pian Pecei e infine al Ciampedie da dove parte la nostra escursione in compagnia di una famiglia di Prato conosciuta all'hotel Medil. Il sentiero è il numero E540 e troviamo subito il rifugio Negritella (1940mt). Da qui su sentiero didattico molto piacevole dentro un bosco raggiungiamo il vecchio e dismesso rifugio Catinaccio e i rifugi Gardeccia e Stella Alpina (1949mt). Il panorama è fantastico e ci troviamo proprio nel centro del "catino" da dove ne ammiriamo le principali vette e i passi!! Ora il sentiero (E546) sale decisamente verso i rifugi Preuss e Vajolet (2243mt) dove abbandoniamo la nostra compagnia e ci dirigiamo verso il rifugio e il Passo Principe (2601mt) sul sentiero E584. Raggiunto il rifugio, sotto la cima del Catinaccio di Antermoia, ci godiamo una meritata pausa pensando di arrivare fino al passo di Antermoia...ma si allungherebbe troppo l'escursione e ci promettiamo di farlo prossimamente... Il piccolo rifugio Principe si trova su un' importante crocevia di sentieri, nel gruppo del Catinaccio, a cavallo fra il Sudtirolo ed il Trentino ed alla base della cima più alta del gruppo, il Catinaccio d'Antermoia – Kesselkogel m 3004. Dal rifugio transitò, fra il 1500-1600, Daniele Zen, principe vescovo di Bressanone, per andar a far visita ai propri sudditi fassani. La Val di Fassa apparteneva appunto a detto principato e, nel frangente, li aiutò a pagare le tasse ai capitanati dell'impero, preposti a tale scopo. Da allora i fassani, chiamarono il passo Principe in tal modo, per ringraziare il loro governatore che, guarda caso, fu l'unico principe vescovo di origini fassane. Il primo rifugio fu costruito da Franz Kofler di Campitello, nel 1952, e rifatto nel 2006/2007 dalle guide alpine Daniele e Sergio Rosi. Ora, pur mantenendo la sua tipicità di rifugio d'alta montagna, è dotato di piccoli confort, quali doccia, locale asciugatoio, piccolo bar, buona cucina tirolese e confortevoli camerate in legno. Il ritorno avviene sullo stesso sentiero d'andata
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