SCARLATTI / ALL SONATAS

Domenico Scarlatti
Sonata in g minor K. 88
Debra Fast, violin
Sandro Ivo Bartoli, organ
Debra Fast and Sandro Ivo Bartoli play Domenico Scarlatti's Sonata in g minor K. 88.
00:10 Introduction
04:40 Grave
07:34 Andante Moderato (Fugue)
11:35 Allegro
13:02 Minuet
Sandro dice:
Cari amici buongiorno,
La Sonata in sol minore K. 88 di Domenico Scarlatti che presenteremo oggi fa parte delle grandi Sonate per strumento melodico e basso continuo che Domenico ci ha lasciato. Questa è particolarmente importante, molto ispirata e piena di sorprese. Si a pre con un bellissimo “Grave”, un movimento lento e solenne nel quale Domenico ci dà indicazioni molto chiare su come ottenere un contrasto dinamico: scrive la stessa frase due volte, e ci dice di suonarla “forte” la prima volta e “piano” la seconda. Questa è chiaramente un'imitazione del “Concerto grosso” veneziano, una rappresentazione del rapporto sonoro fra il solista e l'orchestra. Il secondo movimento reca l'indicazione di tempo “Andante Moderato” (entrambe maiuscole nel manoscritto), ma non è solo un “Andante Moderato” colle maiuscole: è una fantastica fuga, scritta in uno stile che appartiene totalmente a Domenico Scarlatti. Di solito una “fuga” ha due o più voci che si muovono secondo regole ben precise (e abbastanza complicate). Qui Domenico dà la prima voce allo strumento melodico, dà la seconda voce alla mano sinistra del tastierista che realizza il basso continuo, e poi si ferma lì! Aggiunge la numerazione per realizzare il basso continuo, ossia ci dice quali armonie dobbiamo usare per accompagnare il pezzo, ma poi, preso forse dalla fretta, si guarda bene dall'aggiungere le altre due, tre, quattro o più voci come fa, per esempio, in tante delle sue fughe per tastiera sola. Ciò nonostante, questo è un pezzo di musica fantastico e mi preme fare una piccola precisazione. Mi sono accorto che praticamente tutte le incisioni commerciali di questa Sonata adottano un tempo piuttosto brioso in questa fuga, ma Debra ed io abbiamo deciso di affrontarla in modo più solenne e, quindi, la sentirete suonata ad una velocità piuttosto ridotta rispetto a quelle letture alle quali ho accennato sopra. Dopo questa fuga monumentale, Domenico scrive un “Allegro”, molto robusto, con un ritmo franco, e con un episodio fantastico nel bel mezzo del pezzo: un giro di frase, un momento nel quale Domenico avrebbe potuto dirigersi ovunque, ma dove ha scelto la via più ispirata. Un momento magico e bellissimo. Ovviamente, dopo così tanta grande musica Domenico necessita di un po' di equilibrio e così scrive un piccolo “Minuetto” che pare un pensiero lontano, quasi una riflessione su tutto quello che sinora ascoltato. Mi pare il coronamento ideale di questo fantastico pezzo di musica!
Debra ed io siamo tornati nella Chiesa di Sant'Alessandro, qui a Vecchiano, dove Don Renato Melani ci ha di nuovo concesso di utilizzare l'organo Pinchi in residenza e lo ringraziamo dal profondo dei nostri cuori, perché è anche grazie alla sua generosità che Debra ed io possiamo presentarvi quest ocapolavoro che, detto per inciso, è l'ultima Sonata per strumento melodico e basso continuo del progetto: le altre le abbiamo fatte tutte. Questo è anche il penultimo espisodio del mio progetto: all'appello manca una Sonata sola, quella in fa minore K. 555 ossia l'ultima della collezione. Allora ho deciso che siccome il progetto incominciò il giorno di Pasqua dell'anno 2020, forse sarebbe bello farlo terminare il giorno di Natale dell'anno 2021. Dunque, l'ultimo episodio della serie sarà in premiere il giorno di Natale, alle ore 17 (CET). Non so, forse organizzerò un “watch party” sui social media o qualche altra diavoleria per avvertire voi tutti, dato che ci seguite da ogni parte del mondo, ma se volete essere sicuri di non perdere niente, vi prego di iscrivervi al canale: in quel modo riceverete notifiche ogni qual volta pubblicheremo un video nuovo.
Nel frattempo, da parte di Debra e mia,
Buon ascolto.