PROCESSIONE DEL MARTEDI DELLA MADONNA DEL CARPINELLO VISCIANO NA LUGLIO 2025
Автор: Salvatore Montanaro
Загружено: 2025-11-18
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A Visciano si festeggia la Madonna che si svelò sotto albero di Carpine
Nella storia della Chiesa sono numerose le oasi mariane scelte da Dio per manifestare al mondo la Sua infinita bontà attraverso il materno ufficio di Maria. Una di queste oasi scelte da Maria come canale di grazia è l’aprica e ridente conca di Visciano, ove in epoca immemorabile la Vergine SS. volle rivelarsi al suo popolo all’ombra di un albero di carpine donde il titolo di Madonna Consolatrice del Carpinello. La narrazione della scena del ritrovamento è semplice e suggestiva ad un tempo, proprio come si conviene ad un fatto prodigioso. Alcuni buoni montanari si recano di buon mattino ai boschi vicini per i loro diuturni lavori. Passando accanto all’antica abbazia di Visciano, in un cespuglio di rovi e di spine sotto una vetusta pianta di carpine lussureggiante a ridosso dell’antica muraglia appare una luce misteriosa: stupore e timore invadono l’animo di quei buoni contadini che sbigottiti e quasi presaghi del prodigio, corrono ad avvertire le autorità religiose e civili che subito recatesi sul posto, si accingono a scavare in direzione della luce portentosa. Non devono lavorare molto. Sotto quel groviglio di piante d’ogni specie, in una grotta, si rivela ai loro occhi il prodigioso quadro della Mamma Bruna col manto trapunto di stelle ed il Bambinello Gesù in braccio. La gioia del popolo fu immensa. Infieriva da tempo nella Campania una terribile pestilenza che aveva mietuto migliaia di vittime seminando di dolore e di lutti la nostra fertile terra. Il ritrovamento della Madonna con le due ampolline piene di liquido misterioso e la campana riempie il cuore di quel buon popolo di speranza e di gioia. La Mamma non visita senza lasciare qualche cosa e Maria SS.ma era venuta a «consolare» quel popolo liberandolo dalla terribile pestilenza e ridonando ai genitori trepidanti la serena letizia e la gioia di vedere i propri figli finalmente liberati dalla terribile prova. S’inizia così la pioggia di grazie che nei secoli ha assunto un crescendo continuo, ridonando a tutti coloro che sperano e s’affidano al materno patrocinio di Maria la certezza di essere salvati da ogni male.
La Madonna del “Carpinello”, è stata sempre un punto di riferimento non solo per i viscianesi ma per tutti coloro che a lei si rivolgono con fede. Ella ha ispirato Padre Arturo D’Onofrio a fondare nel 1943 “La Piccola Opera della Redenzione” che, oggi, accoglie migliaia di Fanciulli abbandonati ed orfani non solo in Italia, ma anche in America Latina, in Africa, in India etc. Il Santuario Basilica di Maria SS. Consolatrice del Carpinello, è così diventato meta di migliaia e migliaia di pellegrini che vengono per implorare e ringraziare la Madonna e lasciare un obolo per l’Opera della Redenzione. Ciò che maggiormente colpisce nel quadro della Madonna che si trova nel Santuario, è l’atteggiamento caratteristico del Bambino Gesù che, col suo ditino teso, esprime un concetto teologico tanto caro a S. Bernardo e ai devoti di Maria: ” A Gesù per mezzo di Maria”, a significare che Gesù dall’alto della Croce diede a tutti gli uomini Maria per Madre e con l’atteggiamento così espressivo del prodigioso quadro della Madonna Consolatrice sembra dire: “Se volete grazie andate a Maria; se volete il perdono rivolgetevi alla Mamma; se volete essere consolati, affidatevi a Colei che è Madre e fiducia vostra”.
“Chesta storia è vecchia assaje, e se perde dint’ ‘o tiemp ca p’ è secul passaje pe la fed abbattaglia’.….Mo’ vicin o Carpiniell sta’ nu’ bell’ ‘u Santuarie ch’ ‘è guardat all’ ‘orfanell cu’ l’ammore e santità…Chi na’ grazia,chi o’ favore, tutt’ cercano quaccos, e ‘a Madonn ‘a tutt’ l’ore spann attuorn’ ‘a carità. Grazie bella Mardunnella luciarella de’ chist’ ‘u core, pé malat tu si ‘a stella, tutt’ ‘o mal faje sanà, puort’ ‘a pace ncopp’ ‘a terra ‘a giustizia e ‘o ver ammore, alluntane tutt’ ‘e guerr to’ cercammo pe’ pietà, puort a gioia dint’ ‘e famiglie ‘a salut e a fratellanz, benedic chisti’ figli, tutt’ chest’ ‘a giuventù. Nata’ grazia pe’ favore mamma mia do’ Carpiniell, puortatill chist’ ‘u core ‘mparavis ‘mpracci’ ‘a te“. (Vignale)
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