Etna in eruzione: "La più intensa dal 2021"
Автор: TeleAmbiente
Загружено: 2025-06-02
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Paura a Catania e dintorni per una potente, e quasi improvvisa, eruzione dell'Etna. Il vulcano attivo più alto d'Europa, infatti, dalle prime ore di lunedì 2 giugno ha iniziato a presentare un'attività stromboliano lungo il cratere di Sud-Est, con l'Osservatorio etneo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) che già dalle 23 del giorno precedente aveva riscontrato un graduale incremento nell'ampiezza media del tremore vulcanico, fino al raggiungimento dell'intervallo dei valori alti. In aumento, nelle prime ore del 2 giugno, anche l'attività infrasonica. Il tutto, un preludio all'eruzione vera e propria, arrivata con una lunga serie di esplosioni stromboliane sempre più intense e continue.
Diramata immediatamente l'allerta rossa, con forti preoccupazioni anche per il traffico aereo, anche se l'attività dello scalo Vincenzo Bellini di Catania, almeno nelle prime ore dell'eruzione, non ha subito limitazioni. L'attività vulcanica, che ha sorpreso molti escursionisti, ha prodotto grandi quantità di lava e cenere, con un'enorme colonna di fumo, alta alcuni chilometri, che il vento sta spostando verso Ovest-Sud-Ovest. Nel corso dell'eruzione, è anche collassato il materiale del fianco settentrionale del cratere di Sud-Est, ed è proprio questo, con tutta probabilità, ad aver causato il flusso piroclastico che ha raggiunto l'orlo della Valle del Leone.
Nonostante le esplosioni sempre più frequenti e potenti, la situazione sembra sotto controllo, sia grazie al monitoraggio continuo dell'attività vulcanica da parte dell'Osservatorio etneo, sia per i modelli previsionali che indicano un graduale affievolimento del fenomeno con il passare delle ore. Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, ha spiegato che la cabina di regia istituzionale è pienamente operativa e che non ci sono rischi evidenti per la popolazione, ma ha invitato gli escursionisti a non avvicinarsi all'area sommitale dell'Etna.
Dopo la prima fase dell'eruzione, l'Osservatorio etneo ha riscontrato un netto calo del livello del tremore vulcanico, un indicatore abbastanza affidabile del graduale esaurimento del fenomeno. Tuttavia, come ha spiegato il direttore Stefano Branca, un'attività vulcanica dell'Etna così intensa non si registrava dal febbraio 2021 e l'ultima eruzione di questo tipo si era verificata nel 2014. La zona di maggior rischio, come detto, è l'area sommitale dell'Etna, a cui le autorità locali hanno chiuso l'accesso. Allarme parzialmente rientrato, invece, su Catania e sulla sua provincia, ma l'evoluzione della situazione viene costantemente monitorata.
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