Screening oncologici in Europa: troppi divari, serve un accesso equo per tutti
Автор: Ignazio Marino
Загружено: 2025-03-21
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Ieri sono intervenuto in 𝗖𝗼𝗺𝗺𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲 𝗣𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗮𝗿𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗲𝗼 (SANT), ponendo due domande specifiche al Commissario con delega alla salute, Olivér Várhelyi. La prima riguarda i dati dello screening sul cancro nei 27 Stati membri. Ci sono troppe differenze tra paese e paese, un divario che va dal 6 all’85%, e che si riflette, ovviamente, sia sulla mortalità che sul costo dell'assistenza sanitaria, rendendo poco efficiente ed efficace l’intero sistema di prevenzione e cura a livello europeo.
I programmi di screening per il tumore del colon-retto e della mammella, ad esempio, rappresentano strumenti fondamentali nella lotta contro il cancro, poiché consentono di individuare la malattia in uno stadio precoce, 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗲̀ 𝗰𝘂𝗿𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲, 𝗺𝗮 𝘀𝗽𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲. Grazie a questi esami preventivi, è possibile diagnosticare lesioni precancerose o tumori in fase iniziale, aumentando in modo significativo le possibilità di successo delle terapie e riducendo la necessità di interventi più invasivi.
Ho chiesto quali misure concrete la Commissione intenda adottare per ridurre questo divario e garantire un accesso più equo agli screening oncologici, affinché tutti i cittadini europei possano beneficiare di diagnosi precoci e tempestive, indipendentemente dal paese in cui vivono.
Il Commissario ha risposto affermando che sono stati destinati molti miliardi per colmare queste differenze, ma che tali fondi 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗶 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗱𝗶𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝟮𝟳 𝗣𝗮𝗲𝘀𝗶 𝗺𝗲𝗺𝗯𝗿𝗶. Un dato che solleva interrogativi sulla necessità di meccanismi più efficaci per assicurare che le risorse messe a disposizione vengano impiegate realmente per migliorare la prevenzione e la diagnosi precoce, senza lasciare indietro nessuno.
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