Solitudine, o di come evitare di uccidere i familiari in quarantena. Buon vicinato di Michela Murgia
Автор: Michela Murgia
Загружено: 2020-04-17
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Chi vive solo in questo momento sta meglio o peggio di chi è costretto a dividere i propri spazi, spesso non grandissimi, con persone che normalmente nella vita pre-covid vedeva al massimo la sera per un paio d'ore? Riscoperta dei legami familiari o dell'istinto omicida? Genitorialità felicemente ritrovate o rimpianto per non essersi legate le tube quando si era ancora in tempo? E la scrittura sta meglio in solitudine o in compagnia?
Note:
1:53 Quando Slater dice “La solitudine sembra sempre una malattia alle altre persone” cita lo scrittore Pier Vittorio Tondelli.
2:32 Quando Slater dice “il fine di tutte le nostre maledizioni è perdersi nel gioco” sta citando lo scrittore Giorgio Manganelli.
Slater fa riferimento al carteggio tra Virginia Woolf e Lytton Strachey, che sta attualmente traducendo con Alessandro Giammei.
La Sandra Petrignani a cui Michela fa riferimento a 17:40 è la scrittrice. https://it.wikipedia.org/wiki/Sandra_...
Il libro di Slater intitolato "La gioia piccola di essere quasi salvi" è questo: https://www.edizioninottetempo.it/it/...
Il libro "Spiaggia libera tutti" di Slater è questo: https://www.laterza.it/index.php?opti...
20:10 L'Alessandro a cui fa riferimento Michela è il critico Alessandro Giammei, professore di italianistica negli Stati Uniti e suo figlio d'anima. https://brynmawr.academia.edu/Alessan...
23:27 L'espressione "popolo di dura cervice" citata da Michela è il versetto 9 del libro dell'Esodo, capitolo 32. "Il Signore disse inoltre a Mosè: «Ho osservato questo popolo: ecco, è un popolo dalla dura cervice."
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