2 novembre 2023

2 novembre 2023
Pioveva. La pioggia battente sembrava essere inesauribile
Incessante, battente e fitta fitta, cadeva su ogni cosa.
Anche il fragore era importante: un suono continuo, sempre uguale, eterno
Avrei dovuto capire subito che l'acqua, quella sera, aveva deciso di esprimere tutta la sua potenza.
E invece rimanevo a guardarla e ascoltarla, ipnotizzata dalla forza maestosa che sarebbe presto diventata devastazione.
Pioveva, pioveva e ancora pioveva. 
Rivoli serpeggianti di acqua e fango cominciavano a invadere le strade, filtravano dagli argini dei canali, uscivano dai tombini: era come se un'enorme polipo di acqua e fango stesse distendendo i suoi tentacoli ovunque, avvolgendo ogni cosa in un abbraccio senza scampo
Le strade diventavano fiumi, gli argini cedevano alla pressione crescente dell'acqua, i tombini saltavano. 
L'acqua fonte di vita, mostrava l'altra faccia della medaglia: la forza devastante di un'alluvione
Si interruppe l’ elettricita e fu il buio, la paura, l'impotenza, la consapevolezza di essere fragili e soli. 
L'acqua saliva, rompeva, trascinava. Invadeva le nostre vite
Con la luce del giorno la furia che scendeva dal cielo sembrava essersi placata. Non era così, era solo diventata un fiume di lacrime silenziose di chi, nello spazio di poche ore, aveva perso tutto.
L'acqua e il fango si erano impossessati delle nostre vite e avevano sommerso il nostro quotidiano 
Pezzi di vita piano piano uscivano dalle case e si trasferivano lungo le strade: c'era di tutto.
La vecchia poltrona consunta sulla quale ti riposavi ogni sera, le foto sbiadite che guardavi con la struggente nostalgia dei bei ricordi, le pantofole che avevi lasciato ai piedi del letto, il quaderno di prima elementare di tuo figlio.
Era il 3 novembre 2023, il giorno dopo: le nostre scarpe erano bagnate di pioggia e sporche di fango. Niente sarebbe stato più come prima