CERVICALE Perchè NON GUARISCE? Hai CERCATO i TRIGGER POINT?

Purtroppo capita davvero molto spesso di ascoltare pazienti con DOLORE CERVICALE CHE NON GUARISCE, che lamentano un fastidio da anni.. raccontano di essere stati trattati da decine di terapisti, osteopati, aver fatto terapie come tecar, laser, o altre millemila farmaci..ma niente, soffrono perennemente di dolori alla cervicale, dolore nel girare il collo, senso di sbandamento e frequenti mal di testa.

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Non sei un caso umano tu, non hai qualcosa di incurabile..hai semplicemente incontrato terapeuti che non sono riusciti a inquadrare il tuo problema, e hanno trattato la cervicale in maniera errata non conoscendo la mappa dei Trigger point e quanto questi possono essere la causa del tuo problema al collo.

Vediamo insieme di conoscere i principali, e come possiamo curarli al meglio.

torniamo ai trigger point, devi immaginarli come dei punti grilletto, che si trovano su tutti i muscoli, che possono provocare un dolore locale, ma soprattutto un dolore a distanza.

immagina che tu senti dolore cervicale, ma la causa sta in un trigger anche a distanza. Se andiamo a trattare solo dove fa male, senza trattare il trigger infiammato, capisci da sola, che tu non guarirai mai.

Negli ultimi anni in medicina si è posta l’attenzione al sintomo, senza curare la causa!Assurdo direi

il problema principale, sta nel fatto che 1 la maggior parte dei terapisti e medici non li studiano a fondo, e non conoscono il dolore miofasciale.
Il secondo motivo sta nel fatto che i trigger point infiammati non possono essere messi in evidenza con una risonanza, o una ecografia..è esclusivamente un problema di palpazione e clinica. Oltretutto il dolore miofasciale non risponde a Farmaci antinfiamamtori.

Capisci che se alla cervicale tu hai un trigger point infiammato, che genera dolore, e alla risonanza una o più protrusioni..beh chiunque guardi l’esame, dirà che i tuoi problemi sono legati al disco, facendo trattamenti sul disco, e non sul muscolo. risultato tu non guarirai mai.

È come se provi ad aprire una porta con la chiave sbagliata..non l’aprirai mai e poi mai!

come capisci che sei affetto da un dolore Miofasciale legato ai trigger point?
Se noti che con il riposo migliora il sintomo, se con una bella doccia calda o una borsa calda per qualche tempo stai meglio, anche per pochi minuti potresti anche tu avere un problema legato ai trigger point.
inoltre se vedi che i farmaci Antinfiammatori non hanno effetto tangibile, è un altro indizio che va approfondito.

Ecco quindi che voglio mostrarti alcuni trigger point molto comuni che generano dolore locale e soprattuto a distanza.

Iniziamo con i muscoli scaleni: muscoli della respirazione che si trovano a livello cervicale. come vedi l’area rossa è molto ampia e il dolore può essere irradiato anche al braccio

PAssiamo ai muscoli trapezi: che spesso sono contratti.. qui il dolore irradia sul collo, fino alla nuca

Guarda il trigger point dell’elevatore della scapola: questo è profondo e sta sotto il trapezio proprio all’angolo della scapola, guarda dove irradia.

ORa voglio mostrarti il trigger del sotto spinoso, un muscolo davvero sottovalutato, moltissime cervicobrachialgie hanno origine qui, magari da uno sforzo con la spalla.. tu magari fai un massaggio cervicale, ma finchè non tratti il trigger al sottospinoso, non guarirai mai la sintomatologia.

Potrei continuare per ore, esiste una mappa ben precisa per ogni muscolo, e se sbagli qualche centimetro, il risultato è quello di non trattare la causa, e si fa perdere tempo al paziente.

come trattarli?
Bella domanda: esistono tantissime tecniche, io preferisco usare le mie mani, con una compressione ischemica, e dei trattamenti fasciali diretti. Si usano anche terapie fisiche come il laser ND:yag, puntiforme e perfetto.

in alternativa ho ottimi risultati con le microcorrenti, che in pochissimo tempo dissipano il trigger point, ed eventualmente anche ultrasuoni o onde d’urto con la speciale testina.

insomma, esistono tante vie, ma si deve sempre passare da una valutazione del caso, da una analisi del dolore, delle sue sfaccettature, e infine scegliere la terapia giusta.

Ci vorranno tra le 3-5 sedute per individuare il trigger responsabile, e quindi trattarlo efficacemente.

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