Le Campane di Monte Sant'Angelo, Foggia - Santuario Basilica di San Michele Arcangelo
Автор: Il Canale Per Non Dimenticare
Загружено: 2024-11-30
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Le Campane di Monte Sant'Angelo, Foggia - Santuario Basilica di San Michele Arcangelo
ll santuario di San Michele Arcangelo si trova a Monte Sant'Angelo, sul Gargano, in provincia di Foggia. E' anche noto come Celeste Basilica, in quanto, secondo la tradizione, direttamente consacrato dall'Arcangelo Michele. Ha dignità di basilica minore e fa parte dei maggiori centri di culto dell'Arcangelo dell'intero Occidente insieme alla Sacra di San Michele in val di Susa e a Mont-Saint-Michel in Francia. E' iscritto alla Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO dal giugno 2011.
Il luogo è venerato a partire dal 490, anno in cui secondo la tradizione avvenne la prima apparizione dell'arcangelo Michele. Un primo santuario venne costruito nel 493 sulla grotta dove avvenne l'apparizione. Nel corso dei secoli la grotta fu meta di innumerevoli folle, tra cui diversi sovrani, santi e pontefici.
IL CAMPANILE
Il campanile è un’opera monumentale ordinata da Carlo I d’Angiò Re di Napoli (da cui il nome Torre angioina o Campanile angioino). Questo sovrano, conquistato il trono cercò di ingraziarsi i paesi prediletti della Casa Sveva, tra cui Monte Sant’Angelo, e rivolse le sue cure al Santuario di San Michele, al cui patrocinio egli credè di dover attribuire le vittorie riportate sui suoi nemici.
Il re ordinò per prima cosa una più comoda strada di accesso al sacro monte, fece poi eseguire varie costruzioni per la Chiesa e da ultimo fece erigere il Campanile. Fra gli architetti del tempo si annoverano i fratelli Giordano e Marando (nativi di Monte Sant'Angelo) già noti e rinomati per aver partecipato alla costruzione della fortezza di Castel del Monte, il celebre maniero di Federico II. Per la costruzione del campanile, i due fratelli si ispirarono alle torri angolari a otto facce della suddetta fortezza.
L’epigrafe in caratteri gotici, scolpita su di una lapide che sormonta il primo piano della torre, ci fa conoscere i vari dati relativi al tempo e alle circostanze dell’opera:
TEMPORE QUO CHRISTUS CARNEM DE VIRGINE SUMPSIT ANNO DOMINI
MCCLXXIIII SUB PONTIFICATU GREGORII X PROSPERE REGNANTE DOMINO CAROLO REGE SICILIE ARCHIDIACONO SUADENTE FELICE COEPTUM HOC OPUS PROTOMAGISTRO IORDANO ED MARANDO FRATRE EIUS ENTE XXVII MARCII HORA PRIMA SOLIS SECUNDE INDICTIONIS.
"Nell’anno 1274 dal tempo dell’incarnazione di Cristo sotto il Pontificato di Gregorio X, regnando prosperamente Carlo Re di Sicilia, a premura dell’Arcidiacono Felice, fu iniziata quest’opera dal protomagistro Giordano e suo fratello Marando il giorno 27 marzo nella prima ora del sole, seconda indizione".
In origine il campanile era alto 40 metri e si ridusse ai 27 attuali a causa delle trasformazioni subite nei secoli. Una delle più impattanti nel 1666 quando venne abbattuta la cupola per inserire la grande campana di San Michele. La torre è costituita da enormi blocchi calcarei. Internamente l'accesso è consentito da una scala a spirale larga 60 cm e composta da 99 gradini. I muri esterni sono spessi 2,5 metri.
Dati del Campanile Angioino
Anno: 1274-1282
Stile: Romanico-garganico
Altezza: 27 m circa
Base: ottogonale
LE CAMPANE
Da fonti storiche si desume che fino al 1576, a risuonare erano ben sette campane. Tra le sette campane, quattro erano di dimensioni medio-piccole,
ma le tre più grandi avevano nomi che evocavano la storia e il paesaggio circostante. C’era la Campana di San Michele, la più maestosa, la Campana
della Selva, orientata verso i boschi dell’epoca di Carbonara, e la Campana del Castello (rivolta verso la fortezza della città).
Nel corso dei secoli alcune vennero rifuse diverse volte da fonditori locali come Andrea Presbiteris da Tossiccia che rifuse la la Campana della Selva e la Campana del Castello nel 1628. Le stesse furono rifuse nel 1848 da Giuseppe e Antonio Ripandelli di S. Angelo dei Lombardi.
Oggi in totale sono presenti sei campane, alcune sono state rifuse da Marinelli di Agnone.
I - campana di San Michele Arcangelo
fonditore: Domenico Giordano di Napoli
anno: 1666
altezza: 155 cm
diametro: 140 cm
peso: 30 quintali circa
nota: DO3 calante
spesa: 2000 scudi
Riporta:
IN CONCEPTIONE TUA VIRGO IMMACOLATA FUISTI – ORA PRO NOBIS PATREM CUIUS FILIUM PEPERISTI – OPUS DOMINICI IORDANI NEAPOLITANI A.D. MDCLXVI
PRINCEPS GLORIOSISSIME MICHAEL ARCHANGELE DEFENCE HANC TUAM GARGANICAM CIVITATEM A FULGURE GRANDINE ET TEMPESTATE CHRISTUS REX VENIT IN PACE DEUS HOMO FACTUS EST ET VERBUM CARO FACTUM EST
II - campana della Selva peso: 12 quintali circa nota: MI3
III - campana del Castello peso: 10 quintali circa nota: FA3
IV campana peso: 2 quintali circa nota: RE4 crescente
V campana peso: 1,3 quintali circa nota: FA4
VI campana peso: 1 quintale circa nota: SOLb4 / FA#4
Brano: Inno a S. Michele di Mons. Frisina eseguito dal coro del santuario
00:00 introduzione
00:40 il Santuario
01:34 il Campanile angioino
03:57 le Campane
08:29 la Campana di San Michele
10:18 le altre 5 campane
10:58 panorama
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