FINI, DA GAUGUIN A HOPPER. IN VISITA I MINISTRI GIULI E CIRIANI
Автор: euroregionenews
Загружено: 2025-12-04
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Anche quando i pittori non ci saranno più e ne sarà rimasto solo spirito, ciò che resterà saranno le loro opere. Per sempre. Quelle che un giorno, da sole, si porranno in viaggio per attraversare nuovamente tutti i confini. E chi vorrà, potrà volare con loro. Lo si legge nella quarta di copertina del prezioso catalogo che accompagna la impedibile mostra "Confini, da Guaguin a Hopper, canto con variazioni" in corso a Villa Manin di Passariano fino al 12 aprile 2026, promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia e da ERPAC nell'ambito del programma Go!2025 & Friends. Una mostra dichiarata di rilevante interesse culturale e scientifico dal Ministero della Cultura con la conseguente visita del ministro della cultura Alessandro Giuli e del ministro per i rapporti con il parlamento, Luca Ciriani, accompagnati dal vice presidente della giunta regionale Mazio Anzil.
130 capolavori assoluti di grandi artisti dell'Ottocento e del Novecento, anche ad inaugurare la rinnovata esedra di levante della villa dogale, la cui soglia è stata attraversata già da circa venti mila visitatori, molti provenienti da Slovenia, Austria e Croazia, con un eccezionale successo sia del catalogo, lo hanno voluto uno su sette visitatori, che dell'audioguida, ascoltata da un visitatore su tre, anch'essi curati, come la mostra, dallo storico dell'arte Mauro Goldin, da molti anni studioso della pittura europea e americana del diciannovesimo e ventesimo secolo, curatori di libri, cataloghi, spettacoli teatrali e mostre di grande successo.
Questa mostra e i suoi risulti dimostrano che il confine non è un limitre ma una straordinaria opportunità di dialogo e crescita, il commento del presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. Per il vice presidente Mario Anzil una iniziativa che dimostra una volta di più che la cultura sia un motore straordinario per il territorio. Per la direttrice dell'Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, Lydia Alessia-Vernì la capacità della regione di proporre un evento di respiro internazionale e di altissimo livello culturale.
Da una parola, una sola parola, Confini appunto, il partire per un viaggio noto e ignoto, tra cieli e giardini, E talvolta ancor di di più, in quel luogo segreto, si direbbe l'anima, se non fosse quasi ardito nominarla, che segna la trasformazione del mortale nell'immortale. E' il senso di questa mostra divisa per aree tematiche - ci racconta Goldin - poichè si tratta , insieme, del confine dell'universo e del proprio confine interiore, da vivere come un'unica sostanza, attrraverso le opere esposte, da Gauguin a Hopper, da Francis Bacon a Eugéne Boudin, da Paul Cezanne a John Constable, da Edouard Manet e Claude Monet a Henri Matisse, da Edvard Munch, a Modigliani e Pierre Auguste Renoir, e molti altri giganti dell'arte.
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