F1, GP di SINGAPORE: la pista, le STRATEGIE OBBLIGATE e la gara in notturna

Ci siamo, domenica si disputa il Gran Premio di Singapore, una delle gare più impegnative del calendario 2025. Siamo ormai nella fase decisiva della stagione: con sette gare rimaste, ogni punto può fare la differenza. McLaren appare favorita per consolidare il titolo costruttori — potrebbe ufficializzarlo proprio qui a Singapore — ma tutto è ancora da decidere per il titolo piloti. Analizziamo le curve, le zone DRS, la strategia dei pit stop e le sfide tecniche che i team dovranno affrontare sotto il cielo notturno della città-stato.

Il tracciato misura circa 4.950 metri (ridotto rispetto agli anni precedenti), con 62 giri totali e 19 curve da affrontare. È un circuito che richiede un carico aerodinamico elevato — simile ad alcune gare urbane dove la gestione termica diventa cruciale. I team dovranno trovare un equilibrio tra efficienza aerodinamica e dissipazione del calore: aprire le “branchie” del cofano per ventilare motore e freni, usare dischi forati e gestire al massimo l’impianto frenante saranno elementi chiave. Le gomme posteriori saranno le più vulnerabili all’overheating, e ogni errore di temperatura può incidere sul ritmo di gara. Scopriremo anche quanto impatta l’umidità costante (oltre il 70 %) e le temperature sopra i 30 °C sul fisico dei piloti, che arrivano a perdere fino a 2-3 kg in liquidi durante la corsa. Correre di notte, inoltre, aggiunge una sfida ulteriore.

La qualifica assume un’importanza cruciale a Singapore: partire davanti può fare la differenza anche se non hai la macchina più veloce. Secondo me, McLaren parte leggermente favorita grazie alla sua capacità di gestire calore e trazione, ma occhio alla Red Bull: potrebbero arrivare con una nuova ala frontale per migliorare la velocità, e puntare a mettere pressione. Ferrari e Mercedes restano in gioco per il podio costruttori, e per loro sarà una lotta serrata fino all’ultimo. Ci sarà anche variabilità meteo — con piogge torrenziali imprevedibili che possono sconvolgere tutto il weekend.

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