Le sei tipologie di tè cinese
Автор: Solo cose bone
Загружено: 2024-03-29
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Parlo spesso di tè, ma so che molti di voi non sono esperti. Esistono sei tipologie di tè cinese e oggi andremo a scoprirle insieme.
Capitoli
00:00 Introduzione
00:13 Il tea in occidente
01:13 Tè verde
01:34 Tè bianco
01:58 Tè giallo
02:17 Tè rosso
02:31 Tè oolong
03:01 Tè Pu'Erh
03:42 Sheng Pu'Erh (Raw)
04:00 Shu Pu'Erh (Ripe)
04:40 Bonus: non sono solo 6!
04:53 Tè nero
05:13 Tè al gelsomino
05:38 Considerazioni finali
Il tè in occidente
Per noi occidentali è sempre esistito un solo tipo di tè. La scelta per la colazione era appunto tra caffè e tè. E sola colazione, durante il giorno è sempre stato quasi impossibile vedere qualcuno con in mano una tazza di tè. Questa abitudine è antica, forse figlia del fatto che siamo un popolo latino, forse dato dalla dominazione araba (avete presente il caffè qualità “arabica”? l’etimologia spiega sempre tanto).
Forti della pubblicità salutistica, negli ultimi decenni, abbiamo scoperto anche il tè verde. Quelli più esperti e fantasionsi conoscono addirittura il macha giapponese.
Ma la cultura del tè è molto di più.
Sto studiando la questione da un po’ di tempo. Ho letto libri, guardato un’infinità di video e fatto ricerche online. Il quadro è parecchio più complesso del nostro breakfast tea o per i più inglesi del earl grey.
La verità è che…
Esistono sei tipologie di tè cinese
Tè verde
è quello meno trattato. Si raccoglie, si scotta (tradizionalmente nelle wok, ma a livello industriale hanno delle specie di forni) o si cuoce velocemente al vapore. Questo aiuta a mantenere la clorofilla nelle foglie. Il tè verde è anche usato come materia prima per altri tè, come ad esempio molti pu’erh.
Tè bianco
è molto pregiato perché si utilizzano solo i germogli chiusi (e al massimo la prima foglia apicale). Questo rende la bevanda ricca di caffeina e antiossidanti natuarli. Dopo la raccolta i germogli vengono fatti appassire al sole, questo in qualche caso porta a una minima ossidazione del tè. Il suo nome deriva dal fatto che i germogli sono coperti di tricomi bianchi.
Tè giallo
simile al tè verde, ma prima di essere essiccato viene sottoposto a un leggero getto di vapore per poi essere stoccato in dei contenitori coperto da un panno umido. Così subisce un leggero processo di ossidazione. Il gusto sarà più aromatico e meno astringente rispetto ai tè verdi tradizionali.
Tè rosso
in europa lo chiamiamo tè nero, in realtà per i cinesi è rosso. Si tratta di foglie anche completamente ossidate. Si associa spesso a gusti dolci. Di solito è meno pregiato e ricercato degli altri.
Tè oolong
ci sono molti modi di produrlo, per questo esistono molte varietà diverse di oolong (che vi invito a provare). I gusti vanno dal floreale, all’agrumato, al… latte! Insomma ce n’è per tutti i gusti. Le foglie di oolong sono semi ossidate, dall’8% all’85% a seconda dei sistemi produttivi. Viene venduto in pacchetti e le foglie sono spesso accartocciate in delle piccole palline che poi si allargano durante l’infusione moltiplicando enormemente il loro volume.
Tè pu’erh
questa è la categoria più particolare di tutte. Il gusto del pu’erh (a volte anche puer o pu’er) è unico. In questa categoria vengono posti tutti i tè fermentati. Il processo viene innescato mettendo le foglie a essiccare (quindi spesso ossidare) e macerare a precise temperature e umidità. Come per alcuni vini, il pu’erh è un tè da invecchiamento. Buono già così, ma più passano gli anni più gli enzimi e microorganismi lo miglioreranno. Il packaging di questo tè sono le pu’erh cake (torte), cioè dei dischi di foglie pressati. Il pu’erh si divide ancora in due sotto specie:
Sheng o raw
Il pu’erh crudo. Si chiama così perché le foglie non sono quasi per nulla ossidate. Il gusto è più fresco e il colore dell’infuso più chiaro. Richiama molto i è verdi dei quali è stretto parente. La varietà sheng deve essere invecchiata alcuni anni per dare il suo meglio.
Shu o ripe
Il pu’erh cotto. Visto che lo sheng necessitava di anni di invecchiamento (per carità giovano anche allo shu) è stata ideata questa modalità di produzione per imitarlo. Il ripe viene stoccato a temperatura e umidità costante. Questa accelerazione di processo è utile per mantenere bassi i costi, ma il gusto è parecchio diverso dallo sheng. Infatti lo shu ha dei gusti molto forti e intensi, spesso terrosi, di paglia, funghi, legno, frutta secca, foglie, miele. Il suo infuso è molto scuro.
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A presto!
Alessio
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