Gli Austro-Ungarici Derisero le “Barche Zanzara” dell’ITALIA — finché due MAS affondarono una...
Автор: AsseTV
Загружено: 2025-11-08
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Nel giugno 1918 i comandanti austro-ungarici consideravano i MAS italiani dei “giocattoli”, inadatti contro le grandi navi da battaglia. Nella notte tra il 9 e il 10 giugno, il MAS 15 (Luigi Rizzo) e il MAS 21 (Giuseppe Aonzo) si avvicinarono di soppiatto alla formazione nemica nei pressi di Premuda. Due siluri da 450 mm lanciati dal MAS 15 colpirono la SMS Szent István nella sala caldaie; tre ore dopo, alle 06:12, la corazzata dreadnought si capovolse. L’equipaggio della Tegetthoff filmò il rovesciamento — una delle rarissime riprese coeve dell’affondamento di una corazzata. Morirono 89 marinai. L’operazione prevista contro lo sbarramento d’Otranto venne immediatamente annullata; la flotta rientrò a Pola e vi rimase fino alla fine della guerra. Il colpo fu non solo tattico, ma anche psicologico: dei “giocattoli” avevano fermato una grande operazione. La Marina italiana fece del 10 giugno la propria ricorrenza e festa; Rizzo ottenne la sua seconda Medaglia d’Oro e il MAS 15 fu conservato come pezzo espositivo iconico. Già nel 1917 Rizzo aveva affondato in porto a Trieste la SMS Wien — Premuda dimostrò definitivamente che velocità, geometria e precisione possono battere la massa.
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