Testa Punta e Contropunta: l'Istituto Tecnico Aldini Valeriani di Bologna

Nel 1980 veniva inaugurata nel prestigioso e centralissimo spazio della Sala Borsa di
Bologna la mostra “Macchine Scuola Industria. Dal mestiere alla professionalità operaia”,
frutto del lavoro di un gruppo di ricerca coordinato dal prof. Carlo Poni, grazie al quale
erano stati recuperati documenti, macchine e apparati didattici storici della più antica
scuola tecnica bolognese, l'Aldini Valeriani, un tempo collocata nell'ex chiesa sconsacrata
di S. Lucia, in Via Castiglione, oggi aula magna dell'Università.
Era stata quella l'occasione per far riscoprire alla cittadinanza la storia della scuola,
istituzione ben conosciuta ma di cui fino ad allora non era stato delineato, nei termini
dovuti che invece le competevano, l'intreccio e l'apporto, strettissimo e determinante, con
lo sviluppo economico e produttivo del territorio bolognese
L'Amministrazione Comunale, dopo aver promosso la mostra, aveva dato risposta positiva
alla richiesta di Carlo Poni, di Roberto Curti e degli altri ricercatori, di darle una veste
permanente, con la fondazione, nel 1982, del Museo-Laboratorio Aldini-Valeriani (questa
la denominazione originaria del Museo del Patrimonio Industriale) all'interno
dell'omonimo Istituto Tecnico in Via Bassanelli.
“Testa punta e contropunta. La cultura tecnica di Bologna nella chiesa di S. Lucia” è in
assoluto il primo filmato realizzato dal Museo, nel 1988, ed è ovviamente uno dei frutti
dell'esposizione di Sala Borsa. Presenta e valorizza la documentazione iconografica e
visiva raccolta per quell'evento, con un testo che trae ispirazione dalle memorie di alcuni
ex allievi delle Aldini dei primi decenni del Novecento, che avevano raccontato la storia
della loro vita scolastica, familiare e di lavoro, ma anche, nel contempo, quella della
Bologna dell'epoca.