Notiziario olivicolo Emilia Romagna 31 Ottobre 2025
Автор: AIPO verona
Загружено: 2025-10-31
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Fase fenologica: in gran parte degli areali monitorati, le olive si
trovano in fase di raccolta avanzata, in molti casi forzata da
condizioni fitosanitarie critiche. La varietà Frantoio, in particolare,
mostra ancora in alcune zone una buccia verde intensa, ma con
polpa cedevole, segno di un processo di maturazione accelerato
più da stress biotici che da fisiologia naturale.
Le rese in olio si confermano nelle medie attese, ma quest’anno
il problema principale è rappresentato dai danni diretti e indiretti
causati dalla mosca dell’olivo. In frantoio, la pasta si presenta
spesso disomogenea, riducendo i parametri sensoriali e chimici
dell’olio.
Mosca dell’olivo: la stagione 2025 si distingue per una
pressione entomologica eccezionalmente elevata. In numerosi
areali, i danni da Bactrocera oleae superano il 30–40%, con
picchi localizzati oltre il 50%. Le condizioni climatiche primaverili
e autunnali, caratterizzate da temperature miti e umidità
persistente, hanno favorito lo sviluppo di più generazioni del
fitofago, con infestazioni precoci e prolungate. In molti casi, la
raccolta va conclusa anticipatamente per contenere i danni.
Parassiti fungini: le condizioni climatiche attuali, con
temperature ancora comprese tra i 17 e i 21°C e umidità elevata,
pongono un rischio concreto per l’insorgenza di patologie
fungine e batteriche post-raccolta.
Occhio di pavone, lebbra e rogna dell’olivo trovano in questo
contesto un ambiente favorevole alla diffusione. Si raccomanda
l’esecuzione tempestiva di trattamenti a base di rame,
eventualmente integrati con prodotti contenenti zinco, come il
Dentamet, e il distillato di legno per rafforzare la barriera
protettiva e limitare l’insediamento dei patogeni.
Considerazioni
L’annata 2025 si configura dunque come una delle più
complesse dell’ultimo decennio per l’olivicoltura, imponendo una
riflessione sulle strategie di difesa ma, soprattutto, sulla
necessità di rispettare le indicazioni di difesa e il corretto utilizzo
dei metodi e dei prodotti a contrasto.
In tale contesto, si sottolinea l’importanza di completare la
raccolta anche negli appezzamenti marginali o in quelli dove il
conferimento non risulti economicamente vantaggioso; le olive
abbandonate al suolo o in pianta rappresentano infatti un
potenziale serbatoio di inoculo e di reinfestazione per la
prossima stagione.
La loro permanenza nel campo favorisce la sopravvivenza delle
larve e delle pupe della mosca, compromettendo gli sforzi di
contenimento e aggravando la pressione entomologica
dell’annata 2026.
La rimozione completa delle drupe, anche in contesti non
produttivi, assume quindi un valore strategico per la sanità futura
dell’oliveto e per la tenuta complessiva del sistema territoriale.
Tel. 045 8678260
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