Menopausa: evitare il sovrappeso non basta, l'approccio nutrizionale va personalizzato, vediamo come

In menopausa "tante donne lamentano una fame incontrollabile e il conseguente aumento di peso, insieme ad altre problematiche". Ne parliamo con la Prof.ssa Maria Cristina Mele (Direttore UOC Nutrizione Clinica, Fondazione Gemelli IRCCS) in occasione della presentazione di ‘Menopausa, la guida’ un'iniziativa di Federfarma e Gemelli IRCCS.
Per saperne di più https://www.mariacristinamele.it/

“Il 27 febbraio ho avuto il piacere di essere coinvolta in un’iniziativa fortemente voluta dal Prof. Giovanni Scambia, direttore scientifico della Fondazione Pol. Gemelli IRCCS, nonché oncologo e ginecologo di fama mondiale, che ha voluto organizzare – insieme a Federfarma – una capillare distribuzione in tutte le farmacie d’Italia, circa 19.000 su tutto il territorio nazionale, di una guida dettagliata per la menopausa.
Con l’obiettivo di arrivare a 17 milioni di donne in menopausa nel nostro paese, quindi un terzo della popolazione italiana. Circa otto milioni di frequentatori delle nostre farmacie sono donne, quindi avere a disposizione delle “pillole”, prodotte dagli specialisti del Gemelli, permetterà dal prossimo 1° giugno, di accedere a consigli che ginecologici, geriatrici (stiamo parlando di una vita molto lunga, almeno fino agli 80 anni, quindi quasi 1/3 della ns vita che viene trascorso in menopausa.
All’interno di questo gruppo di specialisti riuniti dal Prof. Scambia, c’era anche la nutrizionista clinica: sono onorata di aver fatto parte di questo gruppo, parlando di quelli che sono i supporti nutrizionali in menopausa, le più comuni condizioni che ci vengono riferite dalle pazienti oltreché, naturalmente, quanto viene riferito al ginecologo, al geriatra curante, quando sia presente una condizione più importante che riguardi qualche co-morbidità presente nell’asset della menopausa.
Siamo quindi orgogliosi che queste minipillole video, che potranno essere anche scaricate da un portale, saranno a disposizione di tutte le donne italiane e spero che tante donne vi possano avere accesso e possano così essere sollevate dai sintomi e possano avere risposte su curiosità inerenti il loro problema.
Ora, perché la menopausa è importante dal punto di vista nutrizionale? Perché è un passaggio che non ci deve spaventare ma metterci nella condizione di affrontare i problemi della nutrizione, rappresentati soprattutto dalla “guerra” all’incremento della massa grassa, per coloro che tutta la vita hanno combattuto contro questo problema, in maniera più sostanziale.
Perché, se da una parte è vero che una donna che ha una massa grassa più rappresentata possa avere ancora una produzione residua di estrogeni, e quindi una pelle bellissima nonostante gli anni di menopausa, quindi di assenza di attività riproduttiva, è anche vero che la persistenza di questa attività, prodotta dalla massa adiposa e soprattutto presente nell’addome, può avere delle controindicazioni, soprattutto dal punto di vista cardiovascolare. E non solo: pensiamo a quello che possono essere le condizioni – tra 5° 6° e 7° decade - di incremento di tumori della mammella, dove la presenza di un’estrogenizzazione importante, quando il tumore è estrogeno positivo, può dare tanti disturbi in più che poi vanno corretti farmacologicamente.
Quindi, un combattere le condizioni di obesità, ma anche le condizioni di possibile sarcopenia, di perdita di massa muscolare. Quindi, evitare tutte quelle condizioni estreme di diete “fai da te”, che sono spesso diffuse attraverso i media, che non sono adatte alla persona ma sono delle generiche raccomandazioni che vanno modulate sul singolo caso e che molto spesso restringono le proteine, riducono alcune componenti essenziali della dieta e che invece devono essere PERSONALIZZATE, soprattutto in questa delicata fase della vita della donna.”