Il modello pragmatico dei significati presuntivi (Levinson)

Benvenuti a lezione con sentocheposso nella playlist dedicata alla Psicologia della Comunicazione. In questa lezione analizzeremo il modello pragmatico di significati presuntivi di Levinson.
I significati presuntivi sono le interpretazione preferite o per default prodotte dalla struttura degli enunciati data la struttura di un certo linguaggio.
La teoria della comunicazione deve prevedere 3 livelli esplicativi:
1.SIGNIFICATO TIPO DELLA FRASE: è quello astratto e ideale
2.SIGNIFICATO OCCORRENZA DELL’ENUNCIATO: è l’uso del significato di una frase in una occorrenza concreta e contingente entro uno specifico contesto
3.SIGNIFICATO TIPO DELL’ENUNCIATO: è il significato usuale e regolare che è ricorrente in una determinata classe di contesti; corrisponde alle interpretazioni preferite e alla interpretazione per default e al concetto di regolarità dei contesti e di contesto standard.

Riprende il concetto di IMPLICATURA CONVERSAZIONALE GENERALIZZATA da cui una inferenza standard.

Una inferenza standard si fonda su 3 euristiche:
Quello che non è detto non c’è
Quello che è descritto in modo semplice è esemplificato in modo stereotipato
Quello che è detto in modo non usuale, non è usuale

Su queste 3 euristiche s’innestano 3 principi pragmatici per spiegare la comunicazione:
PRINCIPIO Q
MASSIMA PER IL PARLANTE: Non fare un’affermazione che sia più debole a livello informativo di quanto la tua conoscenza lo consenta, a meno che il fatto di fare un’informazione più ricca vada contro I
COROLLARIO PER IL DESTINATARIO: Assumi che il parlante faccia l’affermazione più consistente con quanto egli conosce

PRINCIPIO I
MASSIMA PER IL PARLANTE: Dì il minimo indispensabile necessario per raggiungere i tuoi scopi comunicativi tenendo a mente Q
COROLLARIO PER IL DESTINATARIO: Amplia il contenuto informativo dell’enunciato del parlante facendo l’interpretazione più̀ specifica al fine di individuare la sua intenzione comunicativa

PRINCIPIO M
MASSIMA PER IL PARLANTE: Segnala una situazione non usuale facendo ricorso ad espressioni marcate che contrastino con quelle impiegate per descrivere corrispondenti situazioni usuali
COROLLARIO PER IL DESTINATARIO: Ciò̀ che è comunicato in modo non usuale indica una situazione non usuale

Levinson percorre con il suo modello una traiettoria intermedia tra il costestualismo forte della teoria ostensivo-inferenziale di Sperber e Wilson e la semantica tradizionale.

Fonte: Anolli L. (2006), Fondamenti di psicologia della comunicazione, Bologna: il Mulino.
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