LM08 Antropologia economica ed evolutiva lezione 08 registrata il 19 novembre 2025
Автор: Pietro Vereni
Загружено: 2025-11-22
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LM08: La Cultura Costituisce l'Utilità (Sahlins) e L'Etnografia dello Shopping (Miller)
La lezione finale sul pensiero di Sahlins riassume la sua critica alle teorie naturalistiche (economismo, materialismo storico) e propone la supremazia dell'ordine culturale. Successivamente, viene introdotta l'analisi etnografica del consumo di Daniel Miller.
I. Marshall Sahlins: L'Ordine Culturale è Simbolico
La tesi centrale di Sahlins è che l'utilità o la ragione pratica sono interamente costituite culturalmente.
1. Critica al Naturalismo: L'errore fondamentale delle teorie naturalistiche (come il materialismo storico) è separare gli aspetti materiali (soddisfazione dei bisogni) da quelli sociali (relazioni). Sahlins sostiene che i bisogni stessi sono culturalmente determinati.
2. Supremazia del Significato: La coesione dell'ordine culturale è data da un terzo termine: il significato. Di conseguenza, la funzionalità di qualsiasi cosa è sempre relativa al dato schema culturale.
3. La Logica Simbolica: Le forze materiali (tecnologia, scarsità di risorse) sono fatti fisici e sono indipendenti dalla volontà umana, ma la loro direzione è culturalmente determinata. Esempio: l'abbondanza di bovini (forza fisica) viene neutralizzata dalla sacralità attribuita all'animale (logica simbolica, come nell'Induismo).
4. Critica al Determinismo: Sahlins contesta il determinismo materialista e l'individualismo metodologico dell'economia classica (da Smith in poi), che assume che l'uomo massimizzi razionalmente il profitto. La sua critica mira al metodo, non alla realtà degli economisti.
5. L'Unicità Occidentale: La civiltà occidentale è unica non perché sfugge ai vincoli culturali, ma perché ha creato l'illusione che il mercato sia autonomo e razionale, mascherando il suo ordine simbolico fondamentale. L'economia è il luogo privilegiato della produzione simbolica.
II. Daniel Miller: Una Teoria del Fare la Spesa
Il libro Teoria dello shopping di Daniel Miller (traduzione fuorviante di A Theory of Shopping) si concentra sul consumo quotidiano (grocery shopping):
6. Oggettivazione e Hegel: Miller utilizza la dialettica hegeliana per interpretare il consumo di massa. La cultura si realizza alienandosi nel mondo materiale (producendo cose) e poi l'individuo si riconosce in tali oggetti oggettivati, uscendo dal processo arricchito (non solo alienato, come in Marx).
7. Etnografia e Contro-Ideologia: L'etnografia (osservazione sul campo a Londra Nord) rivela un forte contrasto: mentre il discorso sullo shopping è associato a spreco e narcisismo, la pratica è dominata da altruismo e parsimonia.
8. Shopping come Sacrificio: Miller interpreta il fare la spesa come un sacrificio quotidiano. L'oggetto del sacrificio (la Divinità) è il marito o, nella modernità, il figlio. L'atto di risparmiare è la fase di "santificazione" che carica la merce di un'aura morale.
9. Relazioni Oggetto-Persona: Esiste un isomorfismo tra la relazione con le cose e la relazione con le persone. Un rapporto sciatto con gli oggetti (es. Mrs. Stiger) riflette la fragilità dei legami sociali.
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