14 - Nervo ulnare esercizio della maschera, per una postura corretta alla scrivania

💪 Esercizio 14 – Mobilizzazione del nervo mediano e liberazione del polso

Per eseguire questo esercizio, partiamo sempre dalla stessa idea: sentire la nostra schiena, percepire le scapole, trovare una posizione neutra e morbida.
Portiamo la mano davanti al viso, ma non troppo in alto, e la posizioniamo vicino all’orecchio. Poi facciamo scendere la mano fino a portarla sotto il mento, senza forzare.

Da questa posizione spingiamo come se volessimo spingere via il mento, aprendo gradualmente il braccio.
In molti sentiranno già una tensione importante solo in questa fase, ed è normale: meglio non forzare, meglio godersi il movimento che possiamo fare con facilità.

Durante questo gesto succedono due cose fondamentali:

Rotazione dell’avambraccio

Estensione del polso

Sono movimenti che mettono in tensione controllata il nervo mediano, il nervo principale che passa nel tunnel carpale.

Possiamo fare una piccola pressione, salire un po’ e spostare la mano da una posizione più alta a una più bassa, sempre lasciando che il corpo decida fin dove arrivare.
L’importante è ripetere dall’altra parte per mantenere simmetria e percezione.

Questo esercizio è utilissimo perché lavora sullo scorrimento del nervo mediano.
I nervi periferici, infatti, sono come corde elastiche: devono poter scivolare liberamente attraverso articolazioni, tunnel e piccoli corridoi anatomici.
Quando questi spazi si restringono — per gonfiore, tensione, rigidità, cattiva circolazione linfatica o compressioni — iniziano i sintomi: formicolio, dolore, debolezza, presa scarsa.

Il tunnel carpale, per esempio, non è altro che un passaggio stretto formato da piccole ossa del polso (scafoide, semilunare, piramidale, ecc.) e da un legamento che le chiude sopra come un tetto.
In quello spazio devono scorrere tendini e nervo mediano: se tutto è gonfio o rigido, non scorrono più bene.

Questo esercizio aiuta proprio a recuperare quello scorrimento.

Possiamo aggiungere anche un lieve movimento del collo o della schiena, e l’effetto aumenta.
È super utile per chi sta molte ore al computer, usa il mouse tutto il giorno o fa lavori manuali ripetitivi.

C’è poi un dettaglio curioso: quando portiamo la mano davanti al viso creiamo una sorta di “maschera”.
Questo attiva anche una dimensione emotiva e percettiva interessante, perché lavoriamo sulla zona del volto, del collo e della parte più sensibile del nostro schema corporeo.
In postura, queste “maschere” raccontano tanto del nostro stato interno.

Per oggi è tutto. Questo esercizio, anche se semplice, è uno dei più efficaci per liberare mani, polsi, gomiti e tutto il sistema nervoso periferico delle braccia.

Se vuoi continuiamo con il prossimo.